CANNES 2005 Quinzaine des Réalisateurs
Cache cache: la Francia rurale di Yves Caumon
"Ho l'impressione di avere passato gli ultimi tre anni in fondo a un pozzo nero per fare questo film". Sono parole del regista francese Yves Caumon, che illustrano a meraviglia il carattere molto singolare del suo ultimo lavoro, Cache cache [+leggi anche:
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scheda film], presentato ieri alla Quinzaine des Réalisateurs. Intriso di uno spirito che ricorda l'humour laconico dei film di Aki Kaurismaki, Yves Caumon si immerge sistematicamente nel mondo rurale della Francia più profonda, lo stesso universo descritto nel suo primo lungometraggio Amour d'enfance, che nel 2001 lo ha portato a vincere un premio nella sezione Un Certain Regard.
Storia di un contadino che si nasconde nel pozzo del giardino quando una famiglia va ad abitare nella sua casa che gli è stata confiscata, Cache cache inizia come una commedia sull'osservazione e il voyeurismo, intrisa di satira sociale, per affrontare in un secondo momento tematiche più malinconiche come l'incomunicabilità, l'esclusione e la scomparsa de mondo rurale. Un approccio falsamente naif che non ha provocato entusiasmo nel pubblico, malgrado la performance muta di Bernard Blancan nel ruolo principale.
Prodotto da Sunday Morning Productions con 1,8 milioni di euro di budget, Cache cache ha rcievuto un anticipo dal CNC di 450.000 euro ed è stato sostenuto dai fondo regionali Centre (130.000 euro di sostegno alla scrittura) e Midi-Pyrénées. Acquistato da Canal + e distribuito in Francia da Les Films du Losange , è Les Films du Losange
(Tradotto dal francese)
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