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FESTIVAL Belgio

Namur avanza

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Il Festival de Namur ha rivelato stamattina il suo programma. E se questa 20ma edizione, dal 23 al 30 settembre, è, inevitabilmente, una festa, il festival si lancia senza rimpianti verso nuovi progetti.

Oltre al secondo Forum della Coproduzione Francofona, una nuova sezione vede la luce: "L'Adattamento Letterario" che vedrà il confronto di film, scrittori e registi. E questa nuova sezione nasce sotto gli auspici del Presidente di Giuria, la scrittrice canadese Nancy Huston. Al suo fianco, l'attore francese Eric Caravaca, passato dietro la macchina da presa con Le Passager [+leggi anche:
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, il grecoYorgos Arvanitis, direttore della fotografia, gli attori italiani Stefano Cassetti e Marcello Mazzarella, la rumena Elina Löwenshon, ed il compositori belga Michel Her. Inoltre un "Colpo al Cuore" all'attrice francese Sandrine Bonnaire, numerose esposizioni, molte sedute di atelier pedagogici destinati ai più giovani, conferenze e congressi, soprattutto per la preparazione di un documento ufficiale in vista della grande riunione dell'Unesco nel mese di ottobre sulla diversità culturale, circa 200 film (lungometraggi, cortometraggi e documentari) verranno proiettati: il festival sarà, dunque pantagruelico.

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Dei 14 lungometraggi in Compezione ufficiale, due sono belgi: L'Iceberg [+leggi anche:
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di Dominique Abel e Fiona Gordon ma anche Vendredi ou un autre jour di Yvan Le Moine. La coproduzione svizzera, belga e polacca Tout un hivers sans feu di Greg Zglinski come anche Delwende, coproduzione di Svizzera e Burkina Faso, di Pierre Yaméogo, presentata a Cannes quest'anno nella sezione Un Certain Regard, i due francesi Le Parfum de la Dame en Noire e Itinéraires, la coproduzione franco-libanese A perfect Day di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige e infine La Mort de Monsieur Lazarescu [+leggi anche:
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completano questo panorama francofono e europeo della Competizione ufficiale - che può contare ancora su due film del Québéc e uno vietnamita.

Ma il Belgio non si ferma a questo: un omaggio di tre film a Luc e Jean-Pierre Dardenne, per lo più prime visioni Belhorizon, Miss Montigny [+leggi anche:
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, Parabola, attualmente alle Giornate degli Autori a Venezia, il primo lungometraggio di Guillaume Malandrin (Ca m'est égal si demain n'arrive pas) ed il film di Philippe Blasband, sceneggiatore e scrittore, La Couleur des mots) nella sezione "Panorama" (che prevede cinque film francesi e uno del Québéc), una retrospettiva di coproduzioni belghe dello scorso anno offrirà di nuovo sul grande schermo qualche piccolo capolavoro (Quand la mer monte, Ultranova [+leggi anche:
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intervista: Bouli Lanners
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, Dans les champs de bataille [+leggi anche:
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, Va, vis et deviens [+leggi anche:
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...). Infine, uno sguardo al passato per festeggiare questa 20ma edizione ricorderà alcune opere prime passate qui prima di rendere celebri i propri autori (Ozon, Cantet, Guédigian, Klapish, Kéchiche...). Unico neo di questo festino francofono: pochi lungometraggi e cortometraggi provenienti dall'Africa se non nella sezione documentari, che ne conta sei.

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(Tradotto dal francese)

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