02/03/2006

Dopo essere stato il primo film nazionale ad aver l’onore di aprire il Fantasporto – uno dei festival più importanti del Portogallo - Bad Blood [+leggi anche:
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scheda film] (Coisa Ruim) di Tiago Guedes e Frederico Serra esce oggi nei cinema. Il film affianca tre produzioni nord-americane (Good Night, And Good Luck, North Country et The Big Momma's House 2) e un titolo coreano A bitter sweet Life.

Come Marco Martins (Alice [+leggi anche:
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intervista: Marco Martins
intervista: Nuno Lopes
scheda film] - uno dei titoli protghesi più riusciti del 2005), anche Guedes e Serra provengono dal mondo della pubblicità, ma la regia di un lungometraggio è sempre stato il loro obiettivo, soprattutto dopo un’incursione riuscita nel campo dei cortometraggi (O ralo nel 1999 e Acordar en 2000).

In collaborazione con il giornalista e sceneggiatore Rodrigo Guedes de Carvalho, i due registi hanno realizzato il racconto di una famiglia di Lisbona che trasloca in una casa di campagna avuta per eredità. Il confronto tra la vita di città e le tradizioni del piccolo villaggio è inevitabile. Dovranno confrontarsi con le superstizioni locali, con vecchie maledizioni ed esorcismi. Tutto questo porta ad annebbiare la loro razionalità e a far traballare la struttura familiare.

Con un debito evidente verso M. Night Shyamalan ("Ci interessa il suo modo di affrontare l’horror. Accade quasi tutto fuori dall’inquadratura ", dice Guedes), Bad Blood si concentra sui personaggi. L’horror non è l’obiettivo del film ma semmai un modo per rivelare le crepe di un nucleo familiare. "Le mie storie partono sempre dai personaggi. Nascono prima dell’intreccio", ammette lo sceneggiatore, il cui nuovo progetto, Entre os dedos ("Tra le dita") tratta la crisi di una famiglia e le conseguenze della guerra coloniale.

Interpretato da Adriano Luz e Manuela Couto, Bad Blood è prodotto da Clap Filmes, col sostegno dell'ICAM e di RTP. Atalanta lo distribuisce in 26 sale.

(Tradotto dall'inglese)