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PRODUZIONE Francia

Paris, patria dei set

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Le organizzazioni dell’industria cinematografica e audiovisiva francese hanno firmato ieri una carta dei set con la città di Parigi. La capitale francese ha ospitato 662 set nel 2005, per 100 lungometraggi, 90 corti, 150 fiction TV e 54 documentari. Tra i film, 11sono stranieri, tra questi Il codice da Vinci di Ron Howard, Munich di Steven Spielberg, Maria Antonietta, The Queen di Stephen Frears o Reprise del norvegese Joachim Trier. Tra i francesi si possono citare La Doublure [+leggi anche:
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di Francis Veber (esce il 29 marzo), Ne le dis à personne di Guillaume Canet , Truands di Frédéric Schoendoerffer, L'ivresse du Pouvoir [+leggi anche:
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di Claude Chabrol, Paris je t'aime (leggi la news), che aprirà il Certain Regard di Cannes 2006, ma anche Fauteuils d'orchestre [+leggi anche:
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di Danielle Thompson, Quelques jours en Septembre di Santiago Amigorena, J'ai vu tuer Ben Barka di Serge Le Péron, Pressentiment di Jean Pierre Darroussin e Jardins en automne di Otar Iosseliani.

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Questa moltiplicazione di set (in media dieci al giorno) ha portato il municipio a redigere una carta insieme ai produttori per definire una politica tariffaria (canoni e tasse specifiche) per le location nella città. Un accordo tra il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoë, con la Chambre syndicale des producteurs de films (CSPF), il Syndicat des producteurs indépendants (SPI), l'Union des producteurs de films (UPF), la société civile des Auteurs, Réalisateurs Producteurs (ARP), l'Association des producteurs indépendants (API), e l'Union syndicale de la production audiovisuelle (USPA). Inoltre, una guida dei set sarà fornita a qualsiasi società di produzione desiderosa di girare a Parigi, mentre entro un anno sarà disponibile un database informatico sui decor disponibili. Secondo un sondaggio, sei turisti cinefili su dieci dichiarano che sono i film ad averli convinti a visitare la Francia.

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(Tradotto dal francese)

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