Death Rode Out of Persia : l’amore e l'alcol
Ivresse littéraire pour Death Rode Out of Persia E’ sbarcato ieri sugli schermi ungheresi il secondo film di Putyi Horvá, Death Rode Out of Persia (A halál kilovagolt Perzsiából), presentato al Festival di Torino 2005 e nella sezione Sturm und Drang di Rotterdam. Distribuito da Mokep, il film è la prima produzione di TT Filmmuhely Workshop guidata dal regista Béla Tarr. Adattamento di un romanzo di Péter Hajnóczy e interpretato da László Melis, Zoltán Schneider, Kati Takáts e Linda Verebes, Death Rode Out of Persia racconta la storia di uno scrittore che si rende conto che dopo tre anni di alcolismo deve rimettersi a scrivere per continuare a bere. Si lancia quindi nella scrittura di un romanzo sentimentale nostalgico nel quale il personaggio principale (l’alter ego dello scrittore) deve scegliere tra l’amore per una donna e la dipendenza da fumo e alcol. Secondo il regista, il film "è stato prodotto con un piccolo budget, ma il feeling della troupe ha permesso di superare ogni ostacolo. Una versione di 17 minuti girata cinque anni fa si ritrova ora, tale e quale, nel film".
Il film di Putyi Horvá esce insieme a tre film americani e a un titolo russo. Il cinema europeo non nazionale può tuttavia contare su La vita segreta delle parole [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Isabel Coixet
scheda film] della spagnola Isabel Coixet (leggi l’intervista con la regista e la recensione) distribuita dal 16 marzo da Best Classics - Best Hollywood. Quant al box office, due film ungheresi restano nella top ten settimanale : Relatives di István Szabó al quarto psto (330 000 euro in sei settimane) e Who are the Lumnitzer Sisters? di Peter Bacsó ( leggi l’articolo) in decima posizone con 270 000 euro in due settimane.
(Tradotto dal francese)
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.
