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CANNES 2006 Concorso / Regno Unito

Fast Food Nation, nell’era dell’hamburger globale

di 

Una produzione maggioritaria britannica per il regista indipendente americano Richard Linklater che ha presentato ieri alla stampa il suo pamphlet Fast Food Nation [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, selezionato in concorso. Fiction quasi-documentaria sulla fabbricazione e la tossicità degli hamburger made in USA, ambientata nel mondo dei chicanos messicani immigrati clandestinamente, il film, più interessante che entusiasmante per la stampa internazionale, è stato prodotto da Jeremy Thomas (mitico produttore di Bernardo Bertolucci) con la società Recorded Picture Company. Coprodotto da BBC Films e dagli americani di Participant Productions, Fast Food Nation è rivenduto dagli inglesi Hanway Films.

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Adattamento di un libro di Eric Schlosser, il film di Richard Linklater porta avanti tre racconti che convergono a Cody, una città del Colorado dove vengono confezionati i Big One, gli hamburger della Mickey’s. Un quadro della società è inviato nella città in seguito a delle inquietanti analisi: la carne conterrebbe infatti un grossa quantità di feci. In parallelo, tre giovani messicani attraversano la frontiera e tentano di integrarsi lavorando clandestinamente nella fabbrica (Uniglobe Meat Packing), in condizioni al limite dello schiavismo, mentre una giovane inserviente del fast-food locale scoprirà la lotta terzomondista. Un patchwork impegnato dai dialoghi estremi: "Bisogna guardare la realtà in faccia, ci fanno mangiare la merda" o ancora "la macchina ha preso il controllo del paese. Si tratta di un atto d’accusa all’America globalizzata che non sarebbe mai stato realizzato senza il sostegno dell’Europa.

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(Tradotto dal francese)

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