Cinque candidati per il Delluc
Cinque lungometraggi sono in lizza per il prestigioso Premio Louis-Delluc , assegnato da una giuria di critici presieduta da Gilles Jacob, che proclamerà il 18 dicembre il miglior film francese dell’anno 2006. Tra i candidati si distinguono due selezionati in concorso ufficiale all’ultimo festival di Cannes, il Gran Premio della Giuria Flandres [+leggi anche:
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scheda film] di Bruno Dumont (3B Productions - leggi il resoconto e l’intervista al regista) e Quand j'étais chanteur [+leggi anche:
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scheda film] di Xavier Giannoli (prodotto da Rectangle Productions e EuropaCorp – vedi il resoconto e l’intervista a Gérard Depardieu), senza dimenticare Bled number one [+leggi anche:
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scheda film] di Rabah Ameur-Zaïmeche, proiettato sulla Croisette a Un Certain Regard (produzione Sarrazink e Les Films du Losange - leggi il resoconto e l'intervista al regista). In corsa anche Giardini in autunno [+leggi anche:
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scheda film] di Otar Iosseliani, un’altra produzione di Films du Losange proiettata al recente festival di Roma (leggi l'articolo), oltre a Lady Chatterley [+leggi anche:
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scheda film] di Pascale Ferran (leggi la news), nelle sale da sei giorni.
Per il premio Louis-Delluc all’opera prima concorrono cinque lungometraggi, tra cui tre film presentati alla Mostra di Venezia: 13 (Tzameti) [+leggi anche:
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intervista: Fanny Saadi
intervista: Gela Babluani
scheda film] di Gela Babluani (Leone del futuro alla migliore opera prima del 2005 e Gran Premio al Sundance Festival 2006 – produzione Les Films de la Strada - vedi il Focus), Di passaggio [+leggi anche:
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scheda film] di Eric Caravaca (produzione Diaphana – leggi il resoconto) e Le Pressentiment [+leggi anche:
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scheda film] di Jean-Pierre Darroussin (Agat Films & Cie – leggi l'articolo), cui si aggiungono Les fragments d'Antonin [+leggi anche:
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scheda film] di Gabriel Le Bomin (Dragoonie Films e Productions Productions Paul Lederman) nelle sale da mercoledì scorso, e il film d’animazione futurista Renaissance [+leggi anche:
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intervista: Aton Soumache
intervista: Christian Volckman
scheda film] di Christian Volckman (Onyx Films– consultare il Focus).
Creato nel 1937 in memoria del regista, critico e scrittore Louis Delluc, il premio ha consacrato i più grandi registi francesi, da Jean Renoir a Claude Sautet, passando per Clouzot, Bresson, Truffaut, Pialat e negli ultimi anni Patrice Chéreau, Nicolas Philibert, Noémie Lvovsky, Lucas Belvaux e Arnaud Desplechin. L’anno scorso, il riconoscimento è andato a Les amants réguliers [+leggi anche:
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intervista: Philippe Garrel
scheda film] di Philippe Garrel e Douches froides [+leggi anche:
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scheda film] di Anthony Cordier ha vinto il Delluc all’opera prima.
(Tradotto dal francese)
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