12/01/2007

La giuria della 60esima edizione del Festival di Cannes (dal 16 al 27 maggio 2007) sarà presieduta dal regista inglese Stephen Frears. Una scelta che pone la celebre manifestazione – stando alle parole del presidente del festival, Gilles Jacob – "sotto una buona stella, quella dell’intelligenza, dello spirito e di una certa impertinenza", e che è stata commentata dal cineasta con un ironico "God save Cannes".

Nato a Leicester il 20 giugno 1941, Stephen Frears ha direttto il suo primo lungometraggio di finzione cinematografica (Gumshoe) nel 1971, per poi lavorare una decina di anni esclusivamente per la televisione. Tornato alla settima arte nel 1984 con Vendetta, si è rivelato l’anno successivo con My Beautiful Laundrette, un primo passo verso la notorietà confermato due anni più tardi dalla selezione in concorso a Cannes di Prick up-L’importanza di essere Joe. Nel 1988, Le relazioni pericolose allarga il suo pubblico e il regista va negli Stati Uniti a girare Rischiose abitudini (1990) che egli vale una nomination all’Oscar per il miglior regista, poi Eroe per caso (1992). Esplorando tutti i generi cinematografici, dirige poi Mary Reilly (1996 – in concorso a Berlino), Due sulla strada (1996 – in concorso a Cannes ), The Hi-Lo Country (1999 – Orso d’argento a Berlino), Alta fedeltà (2000), Liam (2000) e Piccoli affari sporchi [+leggi anche:
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scheda film] (2002) che partecipano entrambi al concorso di Venezia, e Lady Henderson presenta (2005), senza dimenticare produzioni televisive come The Snapper (1993) e The Deal (2003). Il suo ultimo film, The Queen [+leggi anche:
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intervista: Andy Harries
intervista: Stephen Frears
scheda film] (vedi il Focus), si è distinto alla Mostra di Venezia 2006 con una Coppa Volpi assegnata a Helen Mirren come migliore attrice e il Golden Osella à Peter Morgan per la migliore sceneggiatura.

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(Tradotto dal francese)