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BOX OFFICE Francia

Sei milioni di spettatori per Arthur e il popolo dei Minimei

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Il film d’animazione di Luc Besson, Arthur e il popolo dei Minimei [+leggi anche:
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, ha superato i sei milioni di spettatori in sette settimane. Totalizzando in Francia 35,6 milioni di euro di incasso, il lungometraggio è ancora in quinta posizione nel box-office settimanale, che registra un tiro incrociato di sette film francesi che seguono nella classifica il leader della settimana dal 24 al 30 gennaio, la produzione americana Rocky Balboa. Dopo di esso c’è infatti il poliziesco Parti in fretta e non tornare [+leggi anche:
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di Régis Wargnier che totalizza 420 000 entrate nella prima settimana, seguito da Jacquou Le Croquant [+leggi anche:
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di Laurent Boutonnat che raggiunge le 630 000 entrate in due settimane di esercizio. Poco dietro di attesta il thriller Le serpent [+leggi anche:
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di Eric Barbier con un totale di 680 000 spettatori in tre settimane. In sesta posizione arriva la novità Les ambitieux [+leggi anche:
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di Catherine Corsini che debutta con 127 000 entrate, davanti a Hors de Prix [+leggi anche:
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di Pierre Salvadori che prosegue una gran bella carriera con 2,05 milioni di spettatori in sette settimane. Infine, Truands [+leggi anche:
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di Frédéric Schoendoerffer occupa l’ottavo posto con un totale di 270 000 entrate in due settimane. Da segnalare anche l’aumento del 55 % della frequentazione per Lady Chatterley [+leggi anche:
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di Pascale Ferran, che sfrutta le 9 nomination ai César per salire fino a 173 000 entrate in 13 settimane, una tenuta nelle sale eccezionale per un film d’autore distribuito in una sessantina di copie.

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Da notare nel campo dei film europei non nazionali, i 100 000 spettatori in due settimane di Cashback [+leggi anche:
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di Sean Ellis, la performance del documentario tedesco Il grande silenzio [+leggi anche:
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intervista: Philip Groening
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di Philip Gröning (leggi il Focus) con 125 000 entrate in sei settimane, il successo di critica e cinefili di A est di Bucarest [+leggi anche:
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intervista: Corneliu Porumboiu
intervista: Daniel Burlac
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del romeno Corneliu Porumboiu (Focus), che ha attirato 52 000 curiosi in tre settimane su una quarantina di copie, e il discreto successo di Pingpong [+leggi anche:
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intervista: Matthias Luthardt
intervista: Sebastian Urzendowsky
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del cineasta tedesco Matthias Luthardt (vedi il Focus) con 12 000 entrate su 30 copie nella prima settimana, e di La stella che non c’è [+leggi anche:
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dell’italiano Gianni Amelio (7600 spettatori su 18 copie).

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(Tradotto dal francese)

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