13/02/2007

Emmanuelle Béart sarà la protagonista di Vinyan, il secondo lungometraggio del belga Fabrice du Welz dopo il controverso Calvaire [+leggi anche:
trailer
intervista: Fabrice du Welz
scheda film], presentato alla Settimana della Critica a Cannes nel 2004. Classificato come thriller surreale, il nuovo progetto del cineasta (leggi l’articolo), prodotto dalla società francese The Film, entrerà in produzione in primavera. Le riprese, in inglese, dureranno otto settimane e si svolgeranno in Thailandia. Il lingua thai, Vinyan significa "fantasma" e rappresenta un'anima perduta che tormenta i vivi.

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Firmata da Fabrice du Welz, la sceneggiatura racconta la ricerca disperata da parte dei genitori di un bambino disperso durante lo tsunami in Thailandia. Dopo sei mesi, la coppia si ritrova in difficoltà finanziarie e deve tornare a casa: il marito (un architetto che ha contribuito alla ricostruzione - casting in corso) convince la moglie ad abbandonare le ricerche. Ma questa crede di riconoscere il figlio in un video girato in Birmania. Comincia così una spedizione nella giungla che si trasformerà in un incubo. Un'immersione nell'ignoto concepita dal regista come un "confronto tra due mondi, quello occidentale, dove la morte è un vero e proprio tabù, e quello orientale, dove essa fa parte della vita".

Prodotto da Michael Gentile per The Film in collaborazione con la società parigina Backup Films, Vinyan ha beneficiato di una coproduzione allo sviluppo dei britannici di Film4. Il budget è di circa 4 milioni di euro e le vendite internazionali sono in fase di negoziazione con Wild Bunch, che potrebbe occuparsi anche della distribuzione in Francia. Da notare che la direzione della fotografia è di Benoit Debie (Irréversible di Gaspard Noé, Innocence di Lucile Hadzihalilovic, Calvaire - leggi l’intervista).

(Tradotto dal francese)