17/02/2007

I ministri europei della cultura e dell'audiovisivo, riuniti in maniera informale a margine della Berlinale, hanno trovato un accordo su una serie di proposte avanzate dal ministro tedesco Bernd Neumann, volte a rafforzare la strategia dell'Europa nelle industrie culturali. "Le industrie culturali impiegano già più persone dell'industria automobilistica e crescono due volte più rapidamente del resto dell'economia", ha specificato il ministro. Il commissario europeo Jan Figel ha confermato che la Commissione presenterà entro le prossime settimane un rapporto sulla cultura e il suo contributo alla Strategia di Lisbona.

L'aggiornamento della direttiva Televisione senza Frontiere ha costituito la seconda parte delle discussioni ministeriali; si è trattato di appianare le divergenze emerse tra i paesi a proposito del "product placement", la competenza giurisdizionale e il principio del paese d'origine. I ministri si sono accordati sul divieto di "product placement" al di fuori di determinati casi e regole precise, in particolare in termini di identificazione dei messaggi pubblicitari. Il principio del paese d'origine resta d'altronde la pietra miliare del testo e i problemi transfrontalieri possono essere risolti attraverso una nuova procedura consultiva proposta al Consiglio. I ministri, tuttavia, non pensano che sia necessario stabilire nuove regole per l'educazione ai media, già offerte dalla Raccomandazione sulla protezione dei minori e della dignità umana.

Secondo il ministro Neumann, i progressi registrati nella discussione a Berlino aprono la strada alla finalizzazione di una Direttiva sul Contenuto Audiovisivo senza Frontiere a maggio, sotto la presidenza tedesca.

(Tradotto dal francese)