La vie en rose e Le vite degli altri
Tira aria buona per il cinema francese al box-office 2007, sull'onda di La vie en rose [+leggi anche:
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scheda film] di Olivier Dahan. Il film dedicato a Edith Piaf (vedi la news) ha infatti attirato 2,8 milioni di spettatori in 14 giorni di programmazione (16,8 M€ d'incasso - distribuzione TFM), cedendo solo del 18 % durante la seconda settimana, in cui si è visto superare dall'altro blockbuster nazionale del momento: Taxi 4 [+leggi anche:
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scheda film] di Gérard Krawczyk (leggi la news). Distribuito da EuropaCorp e ARP Sélection, le avventure del taxi marsigliese hanno totalizzato 3,2 milioni di entrate in due settimane di esercizio (18,7 M€ d'incasso).
Le vite degli altri [+leggi anche:
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intervista: Florian Henckel von Donner…
intervista: Ulrich Muehe
scheda film] del tedesco Florian Henckel Von Donnersmarck (leggi il Focus), fresco vincitore dell'Oscar 2007 per il miglior film straniero, continua a sua volta la sua scalata. Con 562 000 entrate in 28 giorni (distribuzione Océan Films), il lungometraggio non ha quasi perso il ritmo da quando è uscito (-2 % nella quarta settimana), realizzando anche il suo miglior mercoledì a Parigi la settimana scorsa. E il cinema europeo si distingue anche con i 630 000 spettatori in tre settimane per la coproduzione britannico-italo-franco-ceca Hannibal Lecter-Le origini del male [+leggi anche:
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scheda film] dell'inglese Peter Webber (distribuzione Quinta Communications), le 160 000 entrate in due settimane di L'ultimo re di Scozia di Kevin Macdonald e le 195 000 in 14 giorni del film d'animazione franco-danese Le vilain petit canard et moi di Michael Hegner.
Registrando il 56 % circa di quota di mercato dall'inizio del 2007, i lungometraggi francesi sono saliti a 72 e al 65 % durante le ultime due settimane di febbraio. Da notare anche i buoni risultati nella prima settimana di programmazione di Danse avec lui [+leggi anche:
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scheda film] di Valérie Guignabodet con 361 000 entrate e di Je crois que je l’aime [+leggi anche:
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scheda film] di Pierre Jolivet con 360 000 spettatori. Molière [+leggi anche:
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scheda film] di Laurent Tirard si avvicina invece al milione di entrate in quattro settimane e Parti in fretta e non tornare [+leggi anche:
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scheda film] di Régis Wargnier registra 825 000 entrate in cinque settimane, mentre Odette Toulemonde [+leggi anche:
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scheda film] di Eric-Emmanuel Schmitt (leggi l’intervista) sale a 670 000 entrate in tre settimane. L'inossidabile Arthur e il popolo dei Minimei [+leggi anche:
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scheda film] di Luc Besson si attesta sui 6,3 milioni di entrate in undici settimane.
(Tradotto dal francese)
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