Entra in vigore la Convenzione sulla diversità culturale
di Eva Vazquez
Il 18 marzo è entrata in vigore la Convenzione UNESCO sulla diversità culturale, la quale garantisce l'indipendenza di ogni forma di espressione culturale dalle norme e le trattative degli organi che regolano il commercio. L'applicazione di questa convenzione risponde in parte alle rivendicazioni degli enti radiotelevisivi pubblici, contrari al fatto che i servizi audiovisivi dovessero sottostare ai regolamenti dell'OMC, in particolare all'Accordo generale sul commercio e i servizi (detto GATS).
A tal proposito, il tedesco Fritz Pleitgen, presidente dell'European Broadcasting Union (EBU), ha dichiarato che "la Convenzione dell'UNESCO è un primo, considerevole passo in avanti per la protezione e la promozione della diversità culturale a livello internazionale, soprattutto nel quadro delle trattative commerciali". Egli ha anche sottolineato che "la sua entrata in vigore è la benvenuta, soprattutto per i servizi pubblici radiotelevisivi che si sforzano di favorire la diversità culturale in tutti i loro programmi e sulle nuove piattaforme".
Questo evento segna l'inizio di una nuova fase che dovrebbe portare all'applicazione effettiva della convenzione e alla sua ratifica. La convenzione ha già ricevuto l'appoggio di 52 Stati. Stati Uniti e Israele non ne fanno parte. Questo numero è tuttavia sufficiente perché essa sia effettiva. Pleitgen ha fatto appello a tutti i membri dell'EBU affinché "incoraggino i governi a ratificare al più presto la Convenzione UNESCO per farne uno strumento valido nell'ambito delle trattative internazionali, in particolare quelle riguardanti il GATS".
(Tradotto dallo spagnolo)
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