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FESTIVAL Europa

New York accoglie il giovane cinema europeo d'autore

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L'Europa sarà rappresentata in modo massiccio alla 36ma edizione del New Directors/New Films (21 marzo-1 aprile), la prestigiosa vetrina organizzata dalla Film Society of Lincoln Center in collaborazione con il MOMA, il Museo d'arte moderna di New York, che si apre stasera e come ogni anno presenta le nuove tendenze del cinema d'autore.

Tanti i film in lingua francese: Comme des voleurs [+leggi anche:
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dello svizzero Lionel Baier, Congorama [+leggi anche:
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di Philippe Falardeau, coproduzione tra il Québec e il Belgio con Olivier Gourmet (leggi l'intervista), due film francesi 7 ans [+leggi anche:
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di Jean-Pascal Hattu e Cowboy Angels di Kim Massee. A questi si aggiunge, dal Belgio fiammingo, Vidange perdue [+leggi anche:
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, secondo lungometraggio di Geoffrey Enthoven. Sul fronte scandinavo, troviamo Reprise [+leggi anche:
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intervista: Joachim Trier
intervista: Karin Julsrud
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del norvegese Joachim Trier e il danese Peter Schonau Fog con The Art of Crying [+leggi anche:
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. L'Europa del sud è rappresentata dall'Italia con L' aria salata [+leggi anche:
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intervista: Alessandro Angelini
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di Alessandro Angelini e Riparo [+leggi anche:
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di Marco Simon Puccioni. Altri tre film vengono dal Regno Unito: Once [+leggi anche:
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dell'irlandese John Carney, Red Road [+leggi anche:
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della britannica Andrea Arnold e la coproduzione con l'Argentina Glue di Alexis Dos Santos. Da notare che anche gli altri due film argentini presentati a New York sono delle coproduzioni: El Custodio [+leggi anche:
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di Rodrigo Moreno (Pandora Filmproduktion in Germania e Charivari in Francia) e Meanwhile di Diego Lerman (con la francese Pyramide, che detiene anche i diritti internazionali). Il polacco What the Sun Has Seen [+leggi anche:
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di Michal Rosa e la coproduzione franco-tedesca con l'Algeria, Rome Rather Than You di Tariq Teguia, completano questa vetrina di giovani (e meno giovani) autori sostenuti in modo maggioritario dal Vecchio Continente.

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Anche il film d'apertura, The Inner Life of Martin Frost, quarto lungometraggio dello scrittore americano Paul Auster, è una coproduzione europea con il produttore portoghese Paulo Branco (leggi la news), che conta nel cast alcuni nomi importanti del cinema europeo: l'inglese David Thewlis e la francese Irène Jacob, il belga Christophe Beaucarne alla fotografia, il francese Laurent Petitgand alla musica e la portoghese Zézé Branco alla scenografia. Un'altra coproduzione europea anche tra i sei film americani presentati in questa edizione: il sorprendente Day Night Day Night [+leggi anche:
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di Julia Loktev, coproduzione franco-tedesca (ARTE) il cui direttore della fotografia è belga, Benoît Debie (leggi l'intervista), vincitore del prestigioso 2007 Cinematography Awards al Sundance quest'anno per Joshua di George Ratliff.

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(Tradotto dal francese)

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