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DOCUMENTARI Italia

La Napoli di Carlo Lizzani

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Filmare una città, e pensare a un continente. Napoli come l’Europa: terra di dialogo, di incontro tra culture, di scambio di civiltà. Così nelle parole di Raffaele La Capria che aprono Napoli! Napoli! Napoli!, il documentario che Carlo Lizzani e Francesca Pirani dedicano al capoluogo partenopeo e ai suoi dintorni più prossimi.

L’occasione è il bicentenario della Provincia di Napoli, istituita nel 1806. Due secoli dopo (le riprese sono iniziate a marzo 2006), il presidente Riccardo di Palma commissiona quello che Lizzani definisce “un nuovo biglietto da visita del territorio”. Poco più di un’ora (“durata standard richiesta dalle emittenti televisive di tutto il mondo”) per visitare Cuma e Ottaviano, Ercolano e Pompei, le isole del golfo. E Napoli, naturalmente. Per Lizzani, che sta completando la post-produzione di Hotel Meina (ma il film sull’eccidio nazista del ’43 difficilmente sarà pronto per Venezia) si tratta di un doppio ritorno: al sud, e al documentario. Nel 1949 girò infatti Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato e Viaggio al sud. E, arrivando da Roma, riconobbe “una città meno provinciale della Capitale, più aperta”.

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I problemi di oggi sono diversi da quelli di ieri, ma nel documentario non trovano posto né gli uni né gli altri. Niente camorra, per esempio. E nemmeno l’emergenza che riempie le prime pagine dei giornali in questi giorni. Per Lizzani “il problema della conservazione del patrimonio culturale è più grave di quello dei rifiuti, la tv che si disinteressa di cultura meriterebbe un’insurrezione. Perché l’arte è il Pane, per il nostro Paese”.

E a questo documentario, che tace della violenza e delle brutture per mostrare bellezze greche e romane, aragonesi e angioine, la tv è interessata? Il produttore Giacomo Pezzali (che con International Multimedia Production sta realizzando i ritratti di altre province italiane) parla di contatti con la Rai e network europei e americani. Ma soprattutto asiatici, perché da lì partono i nuovi flussi turistici. Anche a loro è destinato il film, che si pensa di distribuire in dvd, gratuitamente, in alberghi e strutture ricettive. Oltre che negli Istituti italiani di cultura di tutto il mondo e – naturalmente – nelle scuole della Provincia di Napoli. Perché, sostiene Lizzani “questo film può avere un valore pedagogico, invita a essere consapevoli del patrimonio che ci circonda, e sviluppa il senso di responsabilità di chi vive tra queste meraviglie”.

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