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FESTIVAL Belgio

Il trionfo delle opere prime a Namur

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Il 22mo Festival Internazionale del Cinema Francofono di Namur si chiude stasera con la proiezione di J’ai toujours rêvé d’être un gangster [+leggi anche:
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, secondo lungometraggio del regista francese Samuel Benchetrit (leggi l'articolo). L'edizione di quest'anno ha visto come presidente d'onore l'attore Oliver Gourmet, che ha concluso il suo bel discorso sull'importanza di un cinema diverso, curioso e aperto con questo invito: "Bisogna resistere. Resistiamo, per favore".

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E questo è stato senza dubbio lo spirito della giuria di questa edizione, presieduta dal regista francese Manuel Poirier che ha assegnato ad opere prime forti la maggior parte dei premi. Il premio per il Miglior film è andato al primo lungometraggio del quebecchese Stéphane Lafleur, Continental, un film sans fusil. L'opera prima belga di Guillaume e Stéphane Malandrin, Où est la main de l'homme sans tête? [+leggi anche:
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(leggi l'articolo) ha ricevuto, dal canto suo, due riconoscimenti: quello al talentoso direttore della fotografia Nicolas Guicheteau, e quello alla migliore attrice Cécile de France. E lo straordinario Samir Guesmi, sul quale riposa quasi per intero il secondo film del franco-senegalese Alain Gomis, Andalucia [+leggi anche:
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, è stato proclamato miglior attore.

E per una volta pubblico e giuria sono stati concordi nell'assegnare altri due premi: Le Fils de l'épicier di Eric Guirado (leggi l'articolo) ha ricevuto il Premio del pubblico per una fiction e il Baiardo alla sceneggiatura, co-firmata dal regista e da Florence Vignon, mentre l'attrice francese Sandrine Bonnaire, passata dietro la macchina da presa con Elle s'appelle Sabine [+leggi anche:
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(leggi l'articolo), ha conquistato il Premio del pubblico per il documentario e il Premio Speciale della Giuria.

La giuria Junior, composta da adolescenti, ha scelto Sous les bombes [+leggi anche:
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del regista franco-libanese Phlippe Aractingi, mentre la scelta della giuria Emile Cantillon, composta da giovani provenienti da diversi paesi francofoni e incaricata di premiare un'opera prima, è ricaduta su Faro, la Reine des eaux di Salif Traoré, con una menzione speciale per Comme à Ostende di Delphine Lehericey (leggi la news). Infine, Vague, diretto dal romeno Adrian Sitaru, già presente a Locarno, ha ricevuto il Baiardo d'oro per il miglior cortometraggio della competizione internazionale, mentre Le Crabe di Xavier Seron e Christophe Hermans si è distinto nella competizione dei cortometraggi della Comunità Francese del Belgio.

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(Tradotto dal francese)

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