Film elvetici a Parigi
Dal 10 al 20 gennaio, il Musée d’Orsay accoglie dodici opere svizzere nell'ambito di una mostra dedicata al pittore elvetico Ferdinand Hodler. Con il titolo "Regards sur la Suisse: le cinéma", l’istituzione presenta una selezione di fiction e documentari realizzati tra il 1923 e il 2007. Heimatklänge [+leggi anche:
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scheda film] di Stefan Schwietert e Das Erbe der Bergler - Alpine Saga di Erich Langjahr saranno mostrati in prima nazionale.
Oltre al ritratto Ferdinand Hodler - Das Herz ist mein Auge (2004) di Heinz Bütler, questa piccola panoramica della settima arte svizzera comprende Jean-Luc persécuté (1966) e Si le soleil ne revenait pas (1987) di Claude Goretta, i celebri Faiseurs de Suisses (1979) di Rolf Lyssy, Adam et Eve (1983) di Michel Soutter, Chronique paysanne (1990) di Jacqueline Veuve e L’âme sœur (1985) di Fredi M. Murer, capolavoro del regista di Vitus [+leggi anche:
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intervista: Christian Davi
intervista: Fredi M. Murer
scheda film], nelle sale francesi dal 9 gennaio. Tre film muti sono anche in programma: La vocation d’André Carel (1925) di Jean Choux in apertura, Rapt (1933) di Dimitri Kirsanoff e Visages d’enfants (1923) di Jacques Feyder in chiusura.
(Tradotto dal francese)
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