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USCITE Italia / Francia

Sotto le bombe, dalla parte delle vittime

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"Questa volta è più dura. 33 giorni di bombardamenti. L'altra volta erano stati solo 16". A parlare non è un soldato, ma un bambino libanese, cresciuto in fretta a causa della guerra, in Sotto le bombe [+leggi anche:
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scheda film
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del libanese Philippe Aractingi, docudrama in uscita nelle sale italiane per Fandango (il 30 aprile in 20-30 copie) e francesi (il 14 maggio con Art'mell).

Aractingi, regista soprattutto di reportages e documentari, ha iniziato a girare questo film letteralmente "sotto le bombe", nel corso della dura offensiva di Israele contro gli Hezbollah in Libano, iniziata il 12 luglio 2006. Migliaia le vittime tra i civili, quasi un milione i profughi libanesi.

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"Ho girato con gli eventi e ho fatto questo film non per propaganda, ma totalmente dalla parte delle vittime, che hanno subìto questa guerra decisa da Israele e Hezbollah", spiega Aractingi, a Roma per presentare il film nell'ambito della quinta edizione della "Primavera del cinema francese".

Il regista ha fatto interagire due attori professionisti (Nada Abou Farhat e Georges Khabbaz, entrambi volti molto noti in Libano e nel mondo arabo) con le vere vittime dei raid israeliani. Per raccontare, intrecciata con la realtà dei fatti, la storia di una madre alla ricerca del proprio bambino disperso dopo un bombardamento. Il risultato è una docufiction di estrema intensità emotiva. "Anche se il conflitto è lontano nel tempo, non è mai troppo tardi per ricordare alla gente la realtà di una guerra", conclude Aractingi, che si è avvalso della coproduzione di Hervé Chabalier, fondatore e direttore della mitica agenzia televisiva Capa, François Cohen- Séat e il britannico Paul Raphael.

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