Due anteprime mondiali e tanto altro ad Annecy Cinéma Italien
Ad oltre un quarto di secolo dalla sua nascita, Annecy Cinéma Italien si conferma la più importante vetrina di film italiani in Francia. La 26ma edizione, in programma dal 30 settembre al 7 ottobre, “propone – spiega il direttore Jean A. Gili – il meglio della produzione della stagione, con una selezione di opere che aiuta a comprendere la creatività dell’Italia di oggi”.
Nove i lungometraggi in concorso, tutte opere prime e seconde: per Gili, una dimostrazione della vitalità del cinema italiano, visto che “in passato non sempre si trovavano esordi di buon livello”. In programma, accanto ai titoli già apprezzati dal pubblico italiano (da Lezioni di cioccolato [+leggi anche:
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scheda film] di Claudio Cupellini a Lascia perdere Johnny di Fabrizio Bentivoglio), anche due anteprime mondiali: Aspettando il sole di Ago Panini, film corale ambientato tutto in una notte d’albergo, in uscita a novembre con Mikado; e Se chiudi gli occhi di Lisa Romano, che – anticipa il direttore – “tratta in chiave di commedia un argomento molto serio”.
La novità di quest’anno è una seconda sezione competitiva, che segnala – continua Gili – “lo sviluppo che il documentario sta vivendo In Italia, dimostrato anche dall’uscita nelle sale francesi de La strada di Levi [+leggi anche:
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scheda film], Biùtiful Cauntri e prossimamente L’Orchestra di Piazza Vittorio”. Otto le opere selezionate, tra cui Morire di lavoro di Daniele Segre e Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi.
Molti, come sempre, i titoli fuori concorso: da Il Divo [+leggi anche:
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intervista: Nicola Giuliano
intervista: Paolo Sorrentino
intervista: Philippe Desandre
scheda film] di Paolo Sorrentino a Caos Calmo [+leggi anche:
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intervista: Antonello Grimaldi
intervista: Domenico Procacci
scheda film] di Antonello Grimaldi. E tante anche le retrospettive, le mostre fotografiche e gli omaggi: ad Anna Magnani nel centenario della nascita, ad Antonio Pietrangeli nei quarant’anni della scomparsa, alla Regione Toscana in collaborazione con la locale Film Commission, e a Paolo Virzì, insignito quest’anno del Premio Sergio Leone.
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