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PRODUZIONE Italia / Francia

Gianni Amelio esordisce in francese con Il primo uomo di Camus

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Al via in aprile, tra la Francia e l’Algeria, le riprese di Il primo uomo di Gianni Amelio: per l’autore de Il ladro di bambini (1992, Gran premio della Giuria al Festival di Cannes) e Così ridevano (Leone d’oro a Venezia nel 1998) si tratta dell’esordio in lingua francese.

Tratto dall’omonimo romanzo, incompiuto e pubblicato postumo, del premio Nobel Albert Camus, Il primo uomo (sceneggiato dallo stesso Amelio) è la storia di Jacques Cormery, un uomo sulla quarantina, alter ego dello scrittore, che negli anni ’50 fa ritorno in Algeria, dov’è nato e cresciuto, e lì evoca i ricordi della propria infanzia, dai giorni di scuola ai paesaggi africani, dall’amore per la madre – donna affascinante ma distaccata, affidata ad un’icona del cinema d’autore italiano, Claudia Cardinale – alla propria condizione di “francese d’oltremare” (di “straniero”, per citare un altro titolo di Camus).

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Ad interpretare il protagonista è Jacques Gamblin: Orso d’argento a Berlino per Laissez-passer [+leggi anche:
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: l’attore ritrova qui un compagno di quel set, Denis Podalydes.

Finanziato da Italia (Cattleya) e Francia (la Soudaine Compagnie di Bruno Pesery, produttore che aveva già creduto in Amelio investendo sui precedenti Le chiavi di casa [+leggi anche:
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e Lamerica), per un budget complessivo di 11,6mln di euro, di cui 600mila stanziati da Eurimages, il film sarà venduto nel mondo da Wild Bunch.

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