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KARLOVY VARY 2013

Honeymoon: quando i demoni del passato s'invitano a nozze

di 

- Il cineasta ceco Jan Hrebejk ha presentato il suo ultimo film in concorso al 48mo Festival Internazionale del Film di Karlory Vary

Con Honeymoon (Líbánky), il cineasta ceco Jan Hrebejk chiude la sua trilogia composta da Kawasaki’s Rose [+leggi anche:
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 (2009) e Innocence [+leggi anche:
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 (2011), due film in cui già trattava di ombre del passato che tornano a minacciare il presente dei suoi personaggi. Stavolta, protagonisti sono Tereza e Radim, coppia apparentemente felice il cui rapporto si incrina il giorno del loro matrimonio, quando un uomo misterioso si presenta alle nozze, portatore di un terribile segreto che coinvolge Radim. Questa coproduzione tra Repubblica Ceca e Slovacchia è stata proiettata in anteprima nella competizione del 48mo Festival Internazionale di Karlory Vary.

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Il fim beneficia della fotografia luminosa di Martin Strba, che dà all'immagine un'atmosfera felice di giornata matrimoniale, come i video ricordo realizzati per questo tipo di occasioni. La festa verrà presto segnata dalla presenza di un ospite inquietante che nessuno sembra conoscere. L'impostore (Jiří Černý) svelerà le sue carte riesumando il passato turbolento di Radim (Stanislav Majer). Dinanzi alle sue rivelazioni, Tereza (Anna Geislerová) è messa a confronto con i propri demoni, che aveva fino ad allora tenuto nascosti al suo sposo.

Malgrado una trama familiare secondaria che mira a sviluppare gli altri persoanggi, il film si concentra soprattutto sul funesto segreto rivelato. Se il regista si premura di sottoporre al pubblico diversi punti di vista (una persona accusa, l'altra si difende, ognuno con una versione personale della storia), nel terzo atto espone la cruda realtà dei fatti attraverso una serie di brevi flashback indiscutibilmente incriminanti per la loro crudeltà.

The Honeymoon tratta le conseguenze drammatiche delle molestie senza otrepassare la soglia della redenzione. La storia è sufficientemente tesa per mantenere l'attenzione dello spettatore e rinnovarla con una serie di snodi che posizionano il film tra un dramma sociale e un thriller non necessariamente moralizzatore.

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(Tradotto dal francese)

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