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FESTIVAL Belgio

Holy Money: un film belga dal sapore italiano

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Il Brussels Film Festival ha presentato ieri sera una rarità nell'ambito del cinema belga. Produzione né vallona, né fiamminga, né di Bruxelles, Holy Money parla inglese, non ha nessun attore belga e si svolge in Italia.

Holy Money è il primo lungometraggio di Maxime Alexandre, direttore della fotografia che ha lavorato sia in Europa che negli Stati Uniti. Ma Holy Money è anche il sogno un po' folle di due uomini che non sembravano destinati alla produzione. Qualche anno fa, Gauthier Broze, allora avvocato, e Benedikt Van der Vorst, notaio, scoprono il romanzo di Tonino Benacquista La commedia dei perdenti. Sedotti dal racconto, cominciano ad accarezzare l'idea di farne un film e ne comprano i diritti da Gallimard.

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Coscienti della loro inesperienza, cominciano con il montare una società intermediaria di Tax Shelter (Movie Stream), che permette loro di tastare il terreno. Con essa partecipano a progetti molto diversi fra loro, come Aaltra di Benoît Delépine e Gustave Kerven e Miss Montigny [+leggi anche:
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di Miel van Hoogenbemt. Forti delle loro nuove conoscenze, creano StarLighter e si mettono alla ricerca di uno sceneggiatore, di coproduttori e del regista.

Holy Money è un film ibrido che gioca con i generi, un puro divertissement sullo sfondo di religione e mafia, ambientato in un pittoresco villaggio italiano. Come il film, il cast si distingue per eclettismo: riunisce infatti attori italiani (Valeria Solarino), americani (Ben Gazzara, Aaron Stanford), uno inglese (Suzanne Bertish), uno portoghese (Joaquim de Almeida) e uno ceco (Karel Roden). Il film, di un budget di 7,5 milioni di euro, è stato finanziato per metà dal Tax Shelter e per metà da investitori privati. E' distribuito da Kinepolis Film Distribution e dovrebbe uscire a fine agosto o a inizio settembre.

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(Tradotto dal francese)

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