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PREMI Svezia

Cinema svedese, 145 riconoscimenti internazionali nel 2009

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Lunedì, lo Swedish Film Institute (SFI) ha invitato i produttori e i filmmaker locali a festeggiare il record di 145 riconoscimenti internazionali assegnati a 56 corti, documentari e lungometraggi del 2009, rispetto ai 62 premi del 2008.

Molti programmatori di festival che hanno visto film scandinavi negli ultimi due anni, concordano sul fatto che in Scandinavia il produttore di titoli più innovativi non sia più la Danimarca, ma la Svezia. Quest’anno, la quantità e la varietà di film svedesi proposti ai festival mondiali sono state la chiara testimonianza di questa tendenza.

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Per quanto riguarda i lungometraggi, i film più premiati sono stati Patrik Age 1.5 [+leggi anche:
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di Ella Lemhagen e The Girl di Fredrik Edfeldt, con 12 e 10 statuette rispettivamente. Altri hit festivalieri sono stati Lasciami entrare [+leggi anche:
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intervista: John Nordling
intervista: Tomas Alfredson
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di Thomas Alfredson (cinque riconoscimenti) e Everlasting Moments [+leggi anche:
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di Jan Troell.

Il corto d’animazione Slaves di Hanna Heilborn e David Aronowitsch ha ricevuto 13 premi internazionali, mentre il più celebrato regista svedese di cortometraggi è stato Patrik Eklund con Instead of Abracadabra (inserito nelle nomination agli Oscar 2010) e Seeds of the Fall.

“Il 2009 è stato un anno record per il cinema svedese all’estero”, ha dichiarato Pia Lundberg, Responsabile del Dipartimento Internazionale dell’SFI. “Numerosi titoli di grande valore artistico hanno attirato l’attenzione ai festival cinematografici mondiali, mentre la serie Millennium ha conquistato i botteghini di molti paesi”. Lundberg ha sottolineato anche il clamore suscitato dai documentari svedesi Videocracy [+leggi anche:
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di Erik Gandini, The Queen and I dell’iraniano Nahid Persson Sarvestani e Bananas! di Fredrik Gertten.

I dati sugli spettatori dei film domestici non sono ancora disponibili, ma i 2.3 milioni di biglietti venduti per i tre film Millennium spingono senza dubbio lo share del mercato locale a livelli storici.

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(Tradotto dall'inglese)

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