Göteborg FF, ampia presenza tedesca

01/02/2010

Il 33° Göteborg International Film Festival, che si è aperto venerdì e si svolgerà fino all’8 febbraio, propone 38 (co)produzioni tedesche.

Il Premio Ingmar Bergman per il Debutto Internazionale andrà a Maren Ade per Everyone Else [+leggi anche:
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intervista: Maren Ade
scheda film], mentre la sezione collaterale Five Continents ha selezionato The Day Will Come [+leggi anche:
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scheda film] di Susanne Schneider e Hilde [+leggi anche:
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scheda film] di Kai Wessel.

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Soul Boy di Hawa Essuman e tranzania.living.room di Uli M. Schueppel sono in Forget Africa, all’interno del focus internazionale.

E ancora, il programma prevede Phantom Pain di Matthias Emcke (First Cut), Soul Kitchen [+leggi anche:
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scheda film] di Fatih Akin (Gala), Ghosted [+leggi anche:
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scheda film] di Monika Treut e Kiss the Moon di Khalid Gill (Panorama), oltre a The Heart of No Place di Rika Ohara (New Visions).

Il documentario On/Off — Mark Stewart Pop Group to Maggia di Toni Schifer è in Music Nonstop.

La sezione Masters ospita History of Hell di Rosa von Praunheim e Vision [+leggi anche:
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scheda film] di Margarethe von Trotta.

Kaifeck Murder [+leggi anche:
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scheda film] di Esther Gronenborn, Slovenian Girl [+leggi anche:
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scheda film] di Damjan Kozole e What You Don't See di Wolfgang Fischer sono inclusi in Horror and Suspense.

Nella sezione documentari ci sono Guenter Wallraff: Black On White di Pagonis Pagonakis e Susanne Jaeger, Lost Town di Joerg Adolph e The Woman With the 5 Elephants di Vadim Jendreyko.

Festival Favourites presenta John Rabe [+leggi anche:
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scheda film] di Florian Gallenberger, Lebanon [+leggi anche:
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scheda film] di Samuel Maoz e She, a Chinese [+leggi anche:
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scheda film] di Xiaolu Guo.

Tra le 12 co-produzioni tedesche, inserite in varie sezioni, ci sono Una soluzione razionale [+leggi anche:
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intervista: Jörgen Bergmark
scheda film], la serie Millennium, Last Cowboy Standing [+leggi anche:
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scheda film] e The Good Heart [+leggi anche:
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scheda film].
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