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BERLINALE 2010 Concorso

Il Gentle Man di Moland entusiasma la stampa

di 

Accolto da scoppi di sane risate nella proiezione per la stampa, A Somewhat Gentle Man [+leggi anche:
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, in concorso alla Berlinale, è una sorta di Fargo norvegese confezionato dalle mani esperte del regista Hans Petter Moland da un solido canovaccio immaginato dal danese Kim Fupz Aakeson e messo in scena con brio da alcuni tra i migliori attori scandinavi, guidati da Stellan Skarsgård, la star svedese dei film precedente di questo regista, Zero Kelvin (1995) e Aberdeen (2000).

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Il poster del film, un primo piano dell'espressione cupa ma gentile di Skarsgårds, è un'allusione all'enigmatico personaggio di Ulrik, il cosiddetto "gentle man" del titolo della black comedy di Moland.La sua presenza non è la sola prova del divertimento, in quanto l'evidente piacere provato dall'intero cast artistico e tecnico coinvolto nel progetto era palpabile nel film, fatto "senza pressioni finanziarie" e senza "banchieri seduti sul set", come ha precisato Skarsgård in conferenza stampa.

Ulrik viene rilasciato dal carcere dopo 12 anni di condanna per aver ucciso l'amante della moglie. Il suo boss Jensen gli trova un posto dove stare e un impiego da meccanico, e tutto quello che chiede in cambio è di uccidere la spia che l'ha tradito.

Ulrik si sistema e cerca di ristabilire un contatto con il figlio, che è ormai un uomo, con un promettente futuro e una moglie incinta. All'inizio tutto sembra filare liscio per Ulrik, che vuole solo dare una mano e fornire un buon servizio alle automobili e... alle donne. Quando la sua vita all'improvviso collassa, è tentato di tornare alla sua vita da fuorilegge, e tuttavia trova un modo per "eliminare" una volta per tutte il suo passato burrascoso per ricominciare da capo.

“Non è facile per un essere umano accerchiato da tutta quella merda" dice uno scherzoso Moland all'incontro con la stampa. "Ci sono persone nella nostra società che non sono trattate tanto bene e non sono nel fiore della gioventù. Tutto quello che cercano di fare - come tutti noi - è di invecchiare con dignità".

Le tribolazioni di Ulrik sono raccontate in modo divertente per tutta la durata del film e le scene tra lui e le sue donne raggiungono dei picchi comici memorabili. L'interpretazione di Skarsgård potrebbe guadagnargli faclmente un Orso d'Oro ma non sarebbe così efficace e variegata senza la gioiosa galleria degli altri personaggi, tutti recitati alla perfezione dal top degli attori norvegesi (Bjørn Floberg, Gard Eidsvold, Jannike Kruse e Jorunn Kjellsby, per citarne qualcuno).

L'intero film è girato nei toni del blu e del bianco dallo stesso direttore della fotografia di North [+leggi anche:
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intervista: Rune Denstad Langlo
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, Philip Øgaard, che opta per una luce più brillante solo alla fine, per sottolineare l'inizio di una nuova e più felice vita per Ulrik.

Il film è prodotto da Stein B. Kvae e Finn Gjerdrum per Paradox Film e le vendite internazionali sono gestite da TrustNordisk. A Somewhat Gentle Man uscirà nelle sale norvegesi il 19 marzo.

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(Tradotto dall'inglese)

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