Mauro e Michael, due italiani da Oscar
In una edizione molto poco generosa per il cinema europeo, spicca il successo dei due italiani che si sono aggiudicati la statuetta dell'Academy per il loro contributo al cinema nordamericano.
Il calabrese Mauro Fiore, miglior direttore della fotografia per Avatar [+leggi anche:
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scheda film], ha ritirato il premio al grido di "Viva l'Italia". Del film di James Cameron ha detto ieri: " E' la prima volta che un film con tante immagini generate al computer, unite a tanta azione dal vivo, vince un Oscar. Una rivoluzione per l'industria".
Trasferitosi negli Stati Uniti a sette anni, Fiore (43 anni) ha cominciato la sua scalata ad Hollywood nella scuola di Janusz Kaminsky, prima di lavorare come elettricista in Schindler's List e Amistad. Ha attualmente al suo attivo una ventina di film, tra cui Training Day.
L'altro italoamericano (è nato nel New Jersey, ma ha ottenuto da poco la cittadinanza italiana) è il compositore Michael Giacchino, 42 anni, miglior colonna sonora per Up. "Non è un segreto che gli italiani hanno scritto la più bella musica del mondo. Basti pensare a Rossini", è stato il suo commento. Partito dai videogames, Giacchino ha lavorato per la tv e ha realizzato poi le colonne sonore de Gli Incredibili, Ratatouille, Star Trek, Mission Impossible III.
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