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FESTIVAL Spagna

Malaga presenta un'edizione austera, variegata e comica

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Più commedie che mai nel principale appuntamento cinematografico dedicato alla produzione spagnola, il Festival di Malaga, che si terrà dal 17 al 24 aprile. Oggi è stata presentata la programmazione completa della 13ma edizione, dove, come ogni anno, brilla di luce propria la Sezione Ufficiale, composta da tredici titoli, undici dei quali in competizione. Sebbene, come ha sottolineato il suo direttore Carmelo Romero, quest'anno sarà segnato dalla "austerità", il festival continua a puntare sulla varietà, tanto degli autori (affermati ed emergenti) quanto dei generi (anche se domina la commedia, non mancano il dramma e la suspense).

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L'inaugurazione e la chiusura dell'evento sono affidate a due autori affermati, rispettivamente Carlos Saura con Io, Don Giovanni [+leggi anche:
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(una coproduzione con l'Italia presentata a ottobre 2009 al Festival di Roma) e Julio Medem con Habitación en Roma (leggi la news), entrambe fuori concorso.

Il festival di Malaga ha dimostrato di non aver paura a introdurre commedie nella Sezione Ufficiale, le quali rappresentano quasi la metà dei film in concorso: Que se mueran los feos (leggi la news) di Nacho García Velilla, Una hora más en Canarias (leggi la news) di David Serrano, La vida empieza hoy di Laura Mañá, la coproduzione con la Germania Bon appétit (leggi la news), opera prima di David Pinillos, ed Héroes di Pau Freixas.

Di immigrazione, sebbene da punti di vista molto diversi, si occupano Rabia (leggi la news), dell'ecuadoriano Sebastián Cordero, che sarà finalmente presentato in Spagna, e El dios de madera (leggi la news), nuova incursione nel cinema dello scrittore Vicente Molina Foix.

Uno dei temi principali della Sezione Ufficiale è la difficoltà di comunicazione nella società odierna, elemento trattato da due registi che debuttano nel lungometraggio, Manolo González in Propios y extraños e Rodrigo Rodero in El idioma imposible, così come da Xavier Ribera Perpiñá in Circuit. Completa la sezione il dramma Planes para mañana, opera prima di Juana Macías.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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