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USCITE Belgio

La prima linea: un tuffo negli anni di piombo

di 

Il film di punta della settimana è l'italiano La prima linea [+leggi anche:
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di Renato De Maria, coprodotto dai fratelli Dardenne con Les Films du Fleuve. Ambientato negli anni Ottanta, durante il periodo del terrorismo in Italia, il film si ispira all'autobiografia di Sergio Segio, a capo di un'organizzazione armata di estrema sinistra (leggi articolo). In seguito alle polemiche nate per il finanziamento statale al film, il produttore italiano Andrea Occhipinti (Lucky Red), ha rinunciato al denaro pubblico, un gesto giudicato coraggioso dai Dardenne. La prima linea è interpretato da Riccardo Scamarcio (Mine vaganti [+leggi anche:
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), Giovanna Mezzogiorno (Vincere [+leggi anche:
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) e Fabrizio Rongione, che si divide tra Liegi (visto ultimamente ne Il matrimonio di Lorna [+leggi anche:
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), la Corsica (dove gira la serie Mafiosa) e l'Italia. Il film è distribuito in 4 copie da Cinéart.

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Escono questa settimana anche quattro film francesi: Imogène McCarthery [+leggi anche:
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di Alexandre Charlot e Franck Magnier, un ruolo su misura per Catherine Frot; White Material [+leggi anche:
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, il nuovo film di Claire Denis, co-firmato da Marie Ndiaye; Mammuth [+leggi anche:
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intervista: Gustave Kervern, Beno…
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di Gustave Kerven e Benoît Délépine, che hanno ingaggiato un trio belga d'eccezione (Benoît Poelvoorde, Yolande Moreau e Bouli Lanners) al fianco della coppia di culto Depardieu/Adjani; Le Jour où Dieu est parti en voyage, opera prima audace e pudica di Philippe Van Leeuw sul genocidio ruandese, prodotta da Liaison cinématographique e Les Films du Mogho per la Francia, e Artémis e Minds Meet per il Belgio.

Infine, uscita confidenziale per Bedankt en Merci di Kat Steppe et Nahid Shaikh, documentario fiammingo sui caffè popolari del nord del paese, luoghi d'asilo, di incontri, di scambi e di solidarietà, che vanno scomparendo insieme ai loro gestori.

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(Tradotto dal francese)

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