23/08/2010

Primo ciak, oggi 23 agosto, per il nuovo film di Pedro Almodóvar, La piel que habito. Al consueto interesse che suscita ogni nuovo progetto del regista mancego, si aggiunge il fatto che questo adattamento del romanzo “Tarantula”, dello scrittore francese Thierry Jonquet, segna il ritorno dopo 21 anni di uno dei suoi attori feticcio, Antonio Banderas, protagonista di alcune delle sue pellicole più famose, come Légami e La legge del desiderio.

La piel que habito rappresenta un nuovo cambio di rotta per Almodóvar, che dal thriller Gli abbracci spezzati [+leggi anche:
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intervista: Pedro Almodóvar
scheda film] passa al cinema del terrore “ma senza grida né spavento”, come ha precisato lui stesso (leggi la news). Il protagonista del film è l'eminente chirurgo Dr. Ledgard (interpretato da Banderas), che dedica tutti i suoi sforzi alla creazione di una nuova pelle che avrebbe potuto salvare la vita di sua moglie, morta anni addietro in un incidente d'auto. A tale scopo, non esiterà a oltrepassare una frontiera fino ad allora proibita: la transgenesi umana. Ma questo non sarà l'unico crimine che commetterà.

Il cast è capeggiato da Banderas insieme a Elena Anaya, Marisa Paredes, Jan Cornet e Roberto Álamo. Inoltre, la produzione conterà sulla presenza di fedeli collaboratori del regista, come il direttore della fotografia José Luis Alcaine, il montatore José Salcedo e il compositore Alberto Iglesias.

Con un budget di dieci milioni di euro e la produzione di El Deseo, le riprese dureranno undici settimane e cominceranno in Galizia, in particolare a Santiago de Compostela e al Pazo de Oca. Successivamente, l'équipe si trasferirà a Madrid e in un "cigarral" (costruzione tipica) a pochi chilometri da Toledo.

(Tradotto dallo spagnolo)