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INDUSTRIA Belgio

L’avventura “Cinéastes Associés”: nuovo bando di concorso

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Da oltre due anni, “Cinéastes Associés” si lancia nell'avventura eccitante, sebbene rischiosa, del low budget. Questa iniziativa è un'emanazione di un duplice movimento internazionale (sulla scia di programmi come Microwave in Inghilterra, Rookie in Svezia e Microfilms in Francia) e nazionale. Guardando forse all'antesignano C’est arrivé près de chez vous, realizzato con pochissimi soldi da studenti di cinema a inizio anni '90, una nuova generazione di registi belgi sta convergendo in questi anni verso un cinema spontaneo fatto di piccoli mezzi, ma libero dai lenti meccanismi burocratici di un finanziamento classico che mischia sovvenzioni e fondi privati. Vincent Lannoo (Strass, Ordinary Man), Philippe Blasband (La Couleur des Mots [+leggi anche:
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, Coquelicots, Maternelle) e Joachim Lafosse (con Folie Privée e Ca rend heureux [+leggi anche:
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, i suoi primi due film), girano opere a economia ridotta, spinti dal desiderio impetuoso di lavorare, di mettere a frutto le loro conoscenze, convinti che è "con la pratica che si fanno progressi", come sottolinea la dichiarazione d'intenti dei "Cinéastes Associés". Mentre il danese Lars Von Trier inventava il Dogma 95, manifesto artistico che professava un cinema denudato di ogni artificio (e sacrificato dallo stesso Von Trier dieci anni più tardi), l'ondata di film a micro-budget va oltre un manifesto pragmatico, puntando a permettere l'espressione di talenti originali, potenzialmente "perduti" nei meandri del sistema di finanziamento tradizionale.

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"Cinéastes Associés", con il sostegno della Comunità francese del Belgio e di Arte, offre una cornice a queste forme di espressione marginali. Al momento, il programma sostiene due lungometraggi all'anno, per una cifra massima di 280.000 euro a progetto. Quattro lungometraggi hanno così visto la luce, l'ultimo dei quali è Miss Mouche [+leggi anche:
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di Bernard Halut. Il bando 2011-2012 è stato appena lanciato e avrà come termine il 15 novembre. "Cinéastes Associés" offre ai registi la possibilità di "girare liberi, a occhio vivo, senza obblighi di redditività e di conformità, ma nei limiti liberamente consentiti da esigenza e audacia".

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(Tradotto dal francese)

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