Manchester, è qui la festa!
- La scena musicale inglese di fine anni Ottanta al centro di 24 Hour Party People, commedia-verità di Michael Winterbottom
"Non penso proprio di vincere qui a Cannes". Superstizione o buon senso, il
regista britannico Michael Winterbottom ha ormai incassato le reazioni piuttosto
tiepide della stampa al momento dell'uscita inglese di 24 Hour Party People, e pensa invece al prestigioso festival francese come vetrina ideale per affacciarsi
sul mercato.
24 Hour Party People (il titolo deriva da una canzone degli Happy Mondays e descrive in pieno lo spirito del film) racconta gli ultimi anni del
periodo thatcheriano, in una Manchester testimone di una trasformazione musicale
rivoluzionaria, dovuta ai gruppi emersi dai suoi club e cantine. Protagonista
del film, a metà strada tra il documentario e la commedia, è Tony Wilson
(interpretato da Steve Coogan, famoso come comico in GB per la serie tv I'm
Alan Partridge), presentatore televisivo e proprietario di un'etichetta
discografica di tendenza, la Factory. Dalla sua etichetta e dal suo leggendario
locale notturno, l´Hazienda, sono nate band che hanno cambiato l'industria
discografica degli anni a venire: i Joy Division, i loro successori New Order e
gli Happy Mondays. "Volevo fare un film su Manchester, sulla musica e su gruppi
che sono stati fra i più importanti di tutta la storia del rock - spiega
Winterbottom - ed era fondamentale trovare lo stile giusto: una
tessitura di immagini che desse il senso di quegli anni frammentati, dove da
una parte c'era l´Inghilterra della Thatcher, e dall´altra qualcosa di
fiammeggiante".
Il film, con una colonna sonora ricchissima di musica del periodo, è stato
girato in digitale, ma il regista non dà importanta alle nuove tecnologie:
"Pellicola o DV, la vera rivoluzione è avere libertà di movimenti, di
improvvisazione". E l'improvvisazione è stata chiesta anche agli attori, a cui
Winterbottom ha lasciato molta libertà creativa. E il vero Tony Wilson? "Ha
accettato che mettessi in piazza tutto, anche i tradimenti di sua moglie. Ma il
mio non è un film-verità: è una storia di fiction a partire da una storia vera".
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