21/06/2011

Un film atipico e una carriera atipica: Viva Riva [+leggi anche:
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scheda film], coproduzione tra Europa e Africa, primo lungometraggio di Djo Munga e primo film girato in Congo da anni, continua a far parlare di sé. La prima mondiale a Toronto lo scorso autunno aveva scatenato una serie di critiche entusiastiche, rinforzate dalla sua presenza a Berlino nel febbraio scorso.

Sostenuta dal suo venditore internazionale tedesco Beta Cinema, la pellicola ha successo soprattutto grazie alla sua affascinante peculiarità. Film di gangster, a momenti notturno e solitario sullo sfondo delle discoteche e di belle ragazze, Viva Riva, è un caso raro nella piccola produzione cinematografica dell’Africa nera francofona.

Giocando con abilità con i codici del genere e offrendo un ritratto affascinante, dinamico ed esteticamente bello di una Kinshasa ancorata al presente, Viva Riva ha le carte in regola per approdare sul mercato americano. Per di più, ha è stato premiato agli African Movie Awards e, quindici giorni fa, ha ottenuto l’MTV Best African Movie Award.

Il film, lanciato questo mese negli Stati Uniti, girerà in 15 copie nei cinema di almeno 60 città per tutta l’estate, un record per un film belga. In effetti, Munga, cineasta congolese, ha studiato in Belgio e ha scelto un’equipe di produzione belgo-francese (Michaël Goldberg per MG Productions a Bruxelles e Boris Van Gils per Formosa a Parigi).

Se le opere dei fratelli Dardenne, ad esempio, escono regolarmente nelle sale americane, Viva Riva, beneficia di una visibilità più estesa e (relativamente) commerciale. Oltre agli Stati Uniti, il lungometraggio è stato venduto all’Australia, al Canada, alla Nuova Zelanda, al Sudafrica, al Regno Unito a al Benelux. O’Brother distribuirà il film in Belgio a settembre.

(Tradotto dal francese)