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VENEZIA 2011 Giornate degli autori

Gaglianone, Lioret e molte opere prime ai Venice Days

di 

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di Daniele Gaglianone, con Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino, e l'opera prima Io sono l [+leggi anche:
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di Andrea Segre sono i film italiani presenti nella Selezione dell'ottava edizione delle Giornate degli Autori, la sezione collaterale della Mostra del cinema di Venezia (31 agosto-10 settembre) organizzata da Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) e 100Autori.

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Oltre ai 12 lungometraggi che compongono la Selezione, dominata dalle produzioni francesi, il programma presenta alcuni Eventi speciali e la vetrina Spazio aperto dedicata al documentario e alle produzioni indipendenti italiane. "La particolarità dell'anno - afferma il direttore delle Giornate, Giorgio Gosetti - sta nell'accentuata polarizzazione del programma ufficiale: da un lato un folto numero di autori celebri come il cinese Lou Ye, esponente di punta della Sesta generazione del cinema cinese, l'italiano Daniele Gaglianone, premiato l'anno scorso a Locarno, il francese Philippe Lioret, atteso dopo il successo mondiale di Welcome [+leggi anche:
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intervista: Philippe Lioret
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; dall'altro un alto numero di opere prime, provenienti da Belgio, Italia, Polonia, Brasile, Palestina, Russia, che confermano l'attenzione di Venezia verso il rinnovamento della creatività degli autori".

I temi ricorrenti sono le radici della memoria, la trasformazione dell'idea di tessuto sociale, la violenza privata, la distanza tra giustizia e verità, lo scontro tra civiltà. Tredici sono le nazioni rappresentate, con la Francia a farla da protagonista con Présumé coupable [+leggi anche:
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di John Shank (con il Belgio, opera prima), Café de flore [+leggi anche:
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di Jean-Marc Vallée (con il Canada). La Polonia è rappresentata da Ki di Ladzek Dawid, l'Olanda coproduce con Palestina ed Emirati Arabi Habibi di Susan Youssef. La Russia presenta invece Twilight Portrait di Angelina Nikonova.

Tra gli Eventi speciali, il corto Di là del vetro di Andrea Di Bari, in cui lo scrittore Erri De Luca debutta come protagonista al cinema, il documentario del giornalista Gianni Minà Cuba nell'epoca di Obama e un altro documentario, Voi siete qui di Francesco Matera, sui luoghi del cinema italiano a Roma. Fra i film in Spazio aperto, la coproduzione italo-argentina Mundial Olvidado di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni, La penna di Hemingway di Renzo Carbonera, con Christiane Filangieri e Sergio Rubini, e Radici all'inferno e rami nel cielo di Carlo Luglio, con il cantautore napoletano Enzo Gragnaniello.

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