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VENEZIA 2011 Giornate degli Autori

Parigi e l'erotismo in Crazy Horse e Love and Bruises

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Apertura ad alto tasso erotico per le Giornate degli Autori della 68ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, con la proiezione in prima mondiale di Crazy Horse [+leggi anche:
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intervista: Frederick Wiseman
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del documentarista americano Frederick Wiseman, presentato tra gli Eventi speciali, seguito da Love and Bruises [+leggi anche:
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(foto) del regista cinese Lou Ye. Da una parte, una straordinaria celebrazione del corpo femminile e della sensualità attraverso un ritratto raffinato delle ballerine del Crazy Horse, lo storico cabaret parigino fondato nel 1951; dall'altra, una storia di passione impossibile, a tinte ora torbide ora romantiche, tra una ricercatrice universitaria cinese e un operaio ai mercati generali francese, ambientato anch'esso a Parigi, e in parte a Pechino.

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In Crazy Horse, prodotto da Francia e Stati Uniti, Wiseman segue per dieci settimane la preparazione di un nuovo spettacolo, intitolato Dèsirs, nel tempio della bellezza e del "nude chic", riprendendo prove, backstage, discussioni. Un'esplosione di colori, danze sinuose e particolari fisici colti anche in modo insistente ma mai volgare, che sottolinea allo stesso tempo il lavoro accurato al limite del perfezionismo di regista, coreografo, costumista, scenografo dello show. E delle ragazze, ovviamente, stakanoviste della seduzione, con i loro due spettacoli a sera (tre il sabato), sette giorni su sette.

Altro stile, camera a spalla e storia d'amore struggente per la produzione francese Love and Bruises, con protagonisti Tahar Rahim, César 2010 del miglior attore per Il profeta [+leggi anche:
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intervista: Jacques Audiard e Tahar Ra…
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di Jacques Audiard, e l'ex modella Corinne Yam. Una prova d'attori intensa, con momenti di grande intimità: "Prima delle riprese, Corinne ed io ci eravamo incrociati una volta sola", racconta Rahim, "e questo si è rivelato un vantaggio, visto che anche l'incontro tra i personaggi che interpretiamo è improvviso e veloce". Per Lou Ye - bandito dalla Cina per le posizioni politiche espresse in Summer Palace, in concorso a Cannes nel 2006 - si tratta di un film girato in una lingua, il francese, a lui sconosciuta: "Una sfida per la sensibilità e l'esperienza di un regista", spiega, "che porta a concentrarsi su altri aspetti: intonazione, ritmo, gesti. Sul linguaggio visivo e del corpo".

Tra Crazy Horse e Love and Bruises, la giornata d'apertura dei Venice Days ha inoltre proposto una parentesi intimista con lo scrittore Erri De Luca, protagonista insieme all'attrice napoletana Isa Danieli dell'applauditissimo cortometraggio Di là dal vetro di Andrea di Bari, prodotto dal Pastificio Lucio Garofalo. Un immaginario dialogo notturno tra un uomo e la madre scomparsa molti anni prima, in cui si intrecciano ricordi di guerra, paura, lotte politiche, memorie di famiglia e considerazioni sulla morte. Poetico e commovente.

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