05/09/2011

L’arrivo di Wang [+leggi anche:
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scheda film] , nuovo film scritto, diretto e prodotto da Manetti bros. ha tutto ciò che serve ad attrarre la curiosità del pubblico: Gaia (Francesca Cuttica), interprete di cinese, viene incaricata di fare un lavoro segreto e urgente. Dopo l’incontro con un agente segreto (Ennio Fantastichini), dovrà tradurre l’interrogatorio del misterioso Wang, tenuto al buio completo per ragioni di sicurezza. Schiacciata dalla situazione e dalla tensione nella stanza, Gaia dice di non poter fare il suo lavoro senza la luce accesa, ma dopo aver visto Wang, la sua vita cambierà per sempre...

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Da un certo punto di vista, il nuovo film dei Manetti bros. è indubbiamente un successo — con un piccolo budget, i due registi hanno realizzato un prodotto di genere coinvolgente che richiederebbe normalmente risorse molto più ampie e varie. La mancanza di fondi è però evidente in tutto il film, e pone molti limiti alla scenografia e alla storia: tutti gli eventi si svolgono in uno spazio molto ristretto, gli effetti speciali sono a volte deludenti, e il plot è supportato di tanto in tanto da svolte artificiose.

I dialoghi intelligenti, le interpretazioni energiche e alcune ottime battute riescono però a far ridere ed emozionare lo spettatore. È facile aggiungere qualcosa ad un tema apparentemente diretto e ‘leggere’ l’insolito interrogatorio come un commento alla generale mancanza di fiducia della società odierna. L’arrivo di Wang ha tutte le chance di condividere il destino di Los Cronocrímenes [+leggi anche:
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intervista: Nacho Vigalondo
scheda film] di Nacho Vigalondo, attualmente in fase di remake a Hollywood. O, forse, i registi potranno rivisitare il tema in un altro progetto con più fondi perché, così com’è, L’arrivo di Wang è solo la promessa di un eccellente film indipendente di genere.

(Tradotto dall'inglese)