31/10/2011

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intervista: Cédric Kahn
scheda film] e in attesa del film sul crac della Lehman Brothers Too Big To Fail, al Festival di Roma si torna a parlare di crisi economica e di strapotere degli istituti di credito con L'industriale [+leggi anche:
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scheda film] del veterano Giuliano Montaldo (Sacco e Vanzetti), presentato ieri fuori concorso. Ambientato in una Torino grigia e gelida, portata all'estremo dalla fotografia livida di Arnaldo Cantinari, il film ritrae Nicola (Pierfrancesco Favino), imprenditore quarantenne strangolato dai debiti e dalle banche, ma orgoglioso e tenace, che decide di risolvere i suoi problemi con ogni mezzo, affiancato dal suo avvocato senza scrupoli (Francesco Scianna).

Su questa base - la sceneggiatura è scritta dal regista genovese con Andrea Purgatori - si innesta la vicenda privata del protagonista, la cui moglie Laura (Carolina Crescentini) è sempre più distante. Nicola comincia a sospettare che abbia un amante e a seguirla di nascosto, scoprendo la sua amicizia con un garagista romeno (Eduard Gabia), l'unico capace di farle tornare il sorriso. E quando le cose sembreranno tornare al loro posto (l'azienda, il matrimonio, l'affermazione sociale), Nicola avrà già tirato fuori il peggio di sé e le conseguenze non tarderanno ad arrivare.

Il film si svolge in una città paralizzata dalla crisi, con pochissimo traffico, fabbriche deserte e un lontano sottofondo di voci di protesta. "Una storia come tante di come la crisi economica può distruggere l'individuo, la fotografia di un momento storico'', dice Montaldo, ottantenne, che intona 'Non ho l'età' a chi gli chiede perché il film non sia in concorso. "E' un periodo terrificante. Basterebbe farsi un giro al nord per vedere quanti capannoni vuoti ci sono". L'industriale, prodotto dalla Bibi di Angelo Barbagallo con Rai Cinema, sarà distribuito nelle sale italiane da 01 ''nei primi mesi del 2012, ma sono convinto - aggiunge il regista - che non perderà d'attualità, purtroppo''.