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FILM Italia

Amicizia e pallone nel Paese delle spose infelici

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Veleno e Zazà sono amici, nella provincia di Taranto degli anni 90 avvelenata dalle ciminiere dell'industria siderurgica. Il primo è figlio di un avvocato, il secondo è figlio della strada. Ma li unisce la passione per il calcio. E per quella ragazza misteriosa, Annalisa, che vive da sola in una casa semi abbandonata ai margini del paese.

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di Pippo Mezzapesa, film italiano in Concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, nasce dal romanzo omonimo di Mario Desiati. "Mi ha colpito l’atmosfera di questo libro", dice il regista, " i cui personaggi si trovano a vivere un momento, quello dell’adolescenza, di passaggio, fatto di tormenti. È un momento di scelta per i nostri ragazzi ed anche per la protagonista femminile che si trova di fronte ad un dolore apparentemente incolmabile".

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Il quarto protagonista della storia è il territorio: "una terra che ha una bellezza arcaica ma ferita, sia morfologicamente che dai fumi delle fabbriche che alterano il colore del cielo e l’anima dei personaggi". Ma non è una storia solo pugliese. "È una storia universale, ho voluto ritrarre quello che è stato un decennio amorfo, con un populismo dilagante, un’imperante violenza del linguaggio, anche politico, e questo grazie proprio alla televisione che entra nelle case e cerca di nascondere il degrado circostante".

Il campo di calcio è il luogo in cui far nascere un’amicizia. "E" il luogo in cui vengono meno i contrasti sociali, in cui conviene spogliarsi dalle proprio vesti borghesi per sporcarsi di fango e lasciarsi andare all’istinto, alla foga, sporcarsi di vita, di realtà. È quello che cerca di fare Veleno, fuggire dalla propria vita, dalle proprie mura domestiche, mura asfittiche, per liberarsi. E vede in Zazà il personaggio al quale ambisce, che vuole diventare".

Prodotto da Fandango con RAI Cinema, il film esce l'11 novembre in circa 30 copie distribuite da 01.

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