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FESTIVAL Francia / Germania

One Minute of Darkness (Three Lives): un evaso nella foresta

di 

Habitué dei grandi festival fin dai suoi esordi con This Very Moment al Forum della Berlinale 2003 e i due film selezionati al Certain Regard cannense (Low Profile nel 2005 e The City Below [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Christoph Hochhäusler
scheda film
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nel 2010), il regista tedesco Christoph Hochhäusler non fa eccezione con il suo quarto lungometraggio: One Minute of Darkness (Three Lives). In competizione ieri al Festival del cinema europeo di Les Arcs, il film è stato infatti presentato quest'anno a Berlino (al Forum) prima di passare a Locarno fuori concorso.

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Sorta di esercizio di stile inserito in una trilogia sullo stesso tema (l’evasione di un assassino) affrontato da angoli differenti (gli altri due registi coinvolti sono Christian Petzold e Dominik Graf), One Minute of Darkness (Three Lives) è un'opera di genere dalla sceneggiatura classica (inseguimenti, sopravvivenza nella foresta, suspense, contro-inchiesta della polizia…) che vira verso il cinema d'autore grazie a un ritmo posato, una regia bellissima e una laconica atmosfera di stanchezza che solca i volti dei due personaggi principali: l'assassino (Stefan Kurt) e il poliziotto (Eberhard Kirchberg).

Rinunciando allo spettacolarismo e alla psicologia, il regista brilla in particolare per le superbe sequenze nella foresta dove erra l'evaso. Il tutto in un clima che accentua la solitudine borderline del personaggio (parla da solo e un po' regredisce) inframezzata da incontri più o meno evitati (escursionisti, una giovane in fuga, ronde della polizia, gente che fa pic-nic). Al contempo, il poliziotto titolare dell'inchiesta torna ossessivamente sul crimine per cui è stato condannato l'evaso: un omicidio registrato da una videocamera di sorveglianza, ma dove manca il momento cruciale.

Preferendo indugiare sull'intensità dei volti dell'inseguitore e del fuggitivo, Christoph Hochhäusler fa avanzare l'intrigo in modo tranquillo, distillando col contagocce elementi esplicativi (il passato dell'assassino, lo stato di salute del poliziotto) e suggerendo una riflessione sulle tematiche della stigmatizzazione ("è il mostro della televisione"), degli errori giudiziari e del tempo che passa. Dal tiro a segno al vasto panorama della valle dove si annida la cittadina di Turingia che fa da cornice al film, la camera del regista centra il bersaglio e riesce a trasformare questo "banale" fatto di cronaca in un film visivamente compiuto, in cui il silenzio domina sul rumore.

Prodotto da Heimat Film, One Minute of Darkness (Three Lives) è venduto all'estero da Bavaria.

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(Tradotto dal francese)

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