29/02/2012 - Un graffiante film a episodi ideato dall'attore premio Oscar che ha riunito una squadra notevole di interpreti e registi tra cui Michel Hazanavicius

Lanciato oggi in 500 copie da Mars Distribution, il film collettivo Les Infidèles [+leggi anche:
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scheda film] (The Players) arriva nelle sale a pochi giorni dalla memorabile serata degli Oscar che ha consacrato domenica scorsa The Artist [+leggi anche:
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intervista: Michel Hazanavicius
scheda film], Michel Hazanavicius e Jean Dujardin. Proprio quest'ultimo e Gilles Lellouche sono all'origine del progetto Les Infidèles.

Co-sceneggiatori insieme a Stéphane Joly, Philippe Cavernière e Nicolas Bedos di questo film a episodi nel solco de I mostri di Dino Risi e delle opere caustiche di Bertrand Blier, i due attori hanno anche diretto uno dei sei segmenti (gli altri sono diretti da Emmanuelle Bercot, Fred Cavayé, Alexandre Courtes, Michel Hazanavicius e Eric Lartigau) e figurano tra gli interpreti accanto a Guillaume Canet, Sandrine Kiberlain, Alexandra Lamy, Géraldine Nakache, Mélanie Doutey e Manu Payet. Una squadra notevole per un risultato alquanto trasgressivo, oscillante tra commedia e dramma, e crudele nel trattamento degli archetipi dell'infedeltà maschile.

"Abbiamo utilizzato questo tema per rappresentare degli uomini senza spina dorsale, sfuggenti, vili, furbi", ha spiegato Jean Dujardin. "Avevo voglia di eccedere, di andare oltre nelle parole, nel corpo. Parliamo ad adulti liberi e consenzienti. Lo scopo non è mai quello di scioccare gratuitamente, ma di essere liberi e di andare in fondo alle cose, di proporre situazioni divertenti, un po' sovversive, che ti scuotono e fanno reagire".

Un'audacia che l'attore (anche produttore di Les Infidèles via JD Prod in collaborazione con Black Dynamite Films) non teme: "Questa operazione mi permette di proporre altro, di non diventare 'The Artist'. Non voglio lasciarmi racchiudere in un'immagine. Voglio sempre sorprendere, a costo di bruciarmi le ali. Non è un calcolo da parte mia, è la mia natura".

Questo mercoledì, sbarcano sugli schermi anche l'ottimo Oslo, August 31st [+leggi anche:
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intervista: Joachim Trier
scheda film] del norvegese Joachim Trier, presentato alla Quinzaine des réalisateurs cannense e selezionato al Sundance (Memento Films in 38 copie); la coproduzione belgo-francese L'Hiver dernier [+leggi anche:
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intervista: John Shank
scheda film] di John Shank (vedi l'intervista video), ammirato alle Giornate degli Autori di Venezia (Le Pacte in 21 copie); Rives [+leggi anche:
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scheda film] di Armel Hostiou (scoperto nella programmazione cannense dell’ACID - Epicentre Films in 10 copie); e il documentario De mémoires d'ouvriers di Gilles Perret (distribuzione Cp Productions).

(Tradotto dal francese)