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FRANCIA Uscite

Hénaut Président: lo "storytelling" tra le fiamme della satira

di 

- Olivier Gourmet brilla nelle vesti di comunicatore politico che manipola senza scrupoli la campagna presidenziale in un film bizzarro diretto da Michel Muller

Mentre l'attualità è dominata, dal canto della critica, dal superbo Les Adieux à la reine [+leggi anche:
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di Benoît Jacquot, che ha aperto l'ultima Berlinale con protagoniste Léa Seydoux e Diane Kruger (distribuzione Ad Vitam in 205 copie), questo mercoledì è segnato anche dall'arrivo nelle sale di una commedia politica che punta più alla satira che all'estetica: Hénaut Président [+leggi anche:
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di Michel Muller (CTV International in 55 copie).

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Trasposizione di una serie TV cult di 70 episodi di quattro minuti trasmessa nel 2007 (e poi adattata sul piccolo schermo americano con The Handlers), il lungometraggio, che non manca di momenti di umorismo assurdo e caustico, vede il sindaco di una piccola città di provincia francese (Michel Muller) lanciarsi in una campagna presidenziale orchestrata da un'agenzia di comunicazione politica il cui direttore (Olivier Gourmet) è pronto a qualsiasi menzogna. Prodotto da Axel Films, Hénaut Président è interpretato anche da Robinson Stévenin, Olivier Charasson, Noémie de Lattre e Fred Scotlande.

"Ho immaginato un candidato assolutamente sincero a confronto con dei comunicatori senza scrupoli", spiega il regista. "Mi focalizzo sul processo dello 'storytelling': si tratta di 'raccontare una storia' partendo da elementi veri all'unico scopo di creare empatia, mobilitare emotivamente il pubblico e conquistare voti. Ma questo sentimentalismo alimenta la fantasia, distorce la realtà e conduce infine alla delusione. Mostrando l'altra faccia della medaglia, la satira si abbatte sul mondo della comunicazione che promuove l'immagine e il sensazionalismo, a scapito delle reali questioni sociali".

La produzione europea non nazionale è rappresentata in cartellone dall'affascinante opera prima futurista Eva [+leggi anche:
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dello spagnolo Kike Maillo (scoperta fuori concorso a Venezia - articolo - Wild Bunch Distribution in 37 cinema), l’avvincente Torpedo del belga Matthieu Donck (recensione - Bac Films in 90 copie) e Aurora [+leggi anche:
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del rumeno Cristi Puiu, selezionato al Certain Regard cannense nel 2010 (recensione e intervista-video all'attrice Clara Voda - Shellac in 5 copie).

Approdano nelle sale anche le produzioni francesi Bye Bye Blondie [+leggi anche:
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di Virginie Despentes (con Béatrice Dalle ed Emmanuelle Béart in veste di amanti - articolo - Happiness Distribution in 60 copie), la commedia L'Oncle Charles di Etienne Chatilliez (articolo - Pathé Films in 470 cinema) e Normal di Merzak Allouache (Les Films Des Deux Rives), senza dimenticare i documentari Mains brunes sur la ville del duo Bernard Richard - Jean-Baptiste Malet e Y'a pire ailleurs di Jean-Henri Meunier.

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(Tradotto dal francese)

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