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RECENSIONE Italia

Woody Allen, da Parigi a Roma, con amore

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- In anteprima mondiale il nuovo film del regista newyorkese, To Rome With Love, che omaggia la Città Eterna con un cast di stelle hollywoodiane e Roberto Benigni. Coprodotto e distribuito da Medusa in 600 copie dal 20 aprile

Da Parigi a Roma la strada non è così lunga. E per Woody Allen, il "più europeo dei registi americani", cresciuto con il cinema francese e italiano, è sembrato naturale rendere omaggio alla Città Eterna dopo quello alla Ville Lumière (Midnight in Paris [+leggi anche:
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). Soprattutto dopo la trilogia londinese dedicata alla colpa e al castigo e Vicky Cristina Barcelona [+leggi anche:
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. A proposito, Woody ha smentito che seguiranno altre città europee, dunque non ci sarà alcun Beautiful People in Copenhagen. Il prossimo film sarà girato tra New York e San Francisco.

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Che Woody volesse utilizzare il Colosseo come sfondo per dire ancora la sua sull'amore, l'avevamo sospettato con il primo titolo annunciato, Bop Decameron. E in effetti il film è una sorta di raccolta di storie venate di erotismo boccaccesco in stile bebop, ovvero tempi molto veloci, improvvisazione e elaborazioni armoniche.

Senza scomodare Boccaccio o Pier Paolo Pasolini, To Rome With Love non si ferma soltanto su storie di amori e tradimenti, ma si dilata con grande leggerezza, irridendo Sigmund Freud, la vanità degli attori hollywoodiani, la fama che nasce dal nulla, il sistema dei mass media, lo show business. E Roma, fotografata in un nitido colore bruno, viene eletta a "luogo" simbolico di incroci maliziosi e capricciosi, spesso cinici.

Cinico e disincantato è appunto il famoso architetto John nell'episodio in cui il regista impiega le tre star americane Alec Baldwin, Jesse Eisenberg (The Social Network) e Ellen Page (Juno, Inception). In vacanza a Roma, dove ha vissuto un periodo della sua giovinezza, John (Baldwin) diventa la voce della coscienza del giovane studente di architettura Jack (Eisenberg), il quale si innamora di un'amica della sua fidanzata, Monica (Page). Giovane attrice disoccupata, Monica cela una incommensurabile vacuità dietro un'apparenza sensibile e romantica. Disilluso è anche il regista di opera in pensione, interpretato dallo stesso Woody tornato davanti alla macchina da presa, il quale arriva a Roma per conoscere il fidanzato di sua figlia, accompagnato da una moglie (Judy Davis) che interpreta il mondo in chiave freudiana. Scoperto che il papà del fidanzato (Fabio Armiliato) ha un talento naturale per il canto lirico, ma soltanto mentre fa la doccia, il regista allestirà una esilarante rappresentazione dell'opera I Pagliacci.

Una pletora di attori italiani danno vita agli altri episodi. Una coppia di sposini venuta dal Nord (Alessandro Tiberi e Alessandra Mastronardi) viene scompaginata da una travolgente prostituta d'alto bordo, interpretata da Penélope Cruz, e da una star del cinema seduttore (Antonio Albanese), mentre Roberto Benigni incarna Leopoldo Pisanelli, l'uomo più normale e noioso di tutta Roma, che si sveglia una mattina e scopre di essere diventato famosissimo, inseguito da paparazzi, giovani escort e giornalisti tv che gli domandano cosa ha mangiato a colazione.

Se in Midnight in Paris c'era l'idea forte dello scrittore in cerca d'ispirazione che incontra per magia celebri scrittori e artisti del passato, To Rome With Love appare un po' sconnesso e disorganico, nonostante qualche momento di grandezza. E la bellezza di Roma non basta a evitare esotismo e cliché.

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