07/09/2012 - Il ritorno in patria del regista svedese/hollywoodiano Lasse Hallström è il candidato locale all’Oscar al Miglior Film in Lingua Straniera

The Hypnotist [+leggi anche:
trailer
making of
scheda film] del regista hollywoodiano, ma svedese di nascita, Lasse Hallström — suo primo thriller, e prima produzione in patria dal 1987 — è stato selezionato ieri (6 settembre) come candidato svedese alle nomination all’Oscar al Miglior Film in Lingua Straniera.

Il film con Mikael Persbrandt, Lena Olin e Tobias Zillacus sarà presentato in Concorso al 60° San Sebastian International Film Festival (21-29 settembre), prima del lancio domestico del 28 settembre per Svensk Filmindustri AB.

Börje Hansson, Peter Possne e Bertil Ohlsson hanno prodotto The Hypnotist per Svensk Filmindustri/Sonet Film AB. Il lungometraggio è il primo tratto dalla serie di otto thriller dello scrittore svedese Lars Kepler sulle indagini dell’ispettore finlandese/svedese Joona Linna.

Un’intera famiglia viene brutalmente massacrata nella periferia di Stoccolma, e l’unico sopravvissuto è un ragazzo di 15 anni, in condizioni critiche e quindi non in grado di sostenere un regolare interrogatorio. Linna (Zillacus) chiama un ipnotista in pensione (Persbrandt) per lavorare con lui.

Hallström è stato nominato all’Oscar per due film: La mia vita a quattro zampe del 1988 (Miglior Regista e Migliore Sceneggiatura — basata su un altro romanzo), e Le regole della casa del sidro del 1999 (Miglior Regista).

Tre pellicole svedesi hanno conquistato l’Oscar: Fanny e Alexander (1983), Come in uno specchio (1961) e La Fontana della vergine (1960), tutte dirette da Ingmar Bergman, candidato all’Oscar al Miglior Film in Lingua Straniera otto volte. Sono 14 i film svedesi entrati nella lista dei cinque finalisti per la statuetta.

(Tradotto dall'inglese)