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VENEZIA 2012 Concorso

Passion si affida all’alchimia tra McAdams e Rapace

di 

- Il noir a tinte forti di Brian De Palma trascina lo spettatore in un vortice di giochi oscuri e manipolazione

Cinque anni dopo la presentazione al Festival di Venezia del film di guerra drammatico Redacted, Brian De Palma torna al Lido con una pellicola completamente differente: ambientata nel mondo altamente competitivo della pubblicità, Passion [+leggi anche:
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è una storia di ambizione, lussuria, slealtà e giochi pericolosi.

Basato su Crime d'amour di Alain Corneau, ma adattato (o censurato?) per prestarsi ai temi preferiti di De Palma, Passion è incentrato su Christine (Rachel McAdams) e Isabelle (Noomi Rapace), due giovani donne che lavorano a una campagna pubblicitaria per un nuovo telefono cellulare. Sembrano migliori amiche e si scambiano perfino un bacio in auto, ma quando Christine ruba l’idea a Isabelle e la sfrutta per una promozione, la loro relazione scivola in una direzione sempre più oscura.

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Con McAdams, Rapace, un paragone forse troppo azzardato con Basic Instinct e la promessa di un piacere languido come validi ingredienti, Passion potrebbe riscuotere successo a livello internazionale, ma il noir di De Palma fatica a trovare il tono adatto e a volte diventa involontariamente divertente. I cambi di ritmo e alcune scelte facili nella sceneggiatura potrebbero far vacillare l’attenzione dello spettatore, mentre gli occhi guardano all’architettura di Berlino, ai costumi sontuosi e ad alcune scelte interessanti e impressionanti in termini di direzione artistica.

McAdams e Rapace comunicano bene sullo schermo, ma è più interessante il personaggio di Dani, interpretato da Karoline Herfurth, assistente di Isabelle, che complica ulteriormente le cose quando interviene tra le due protagoniste. Purtroppo la situazione degenera a tal punto (il regista usa scene di sogni per sfocare ancor di più la realtà già sfocata) da sfiorare l’incoerenza. Quando arriva la stoccata finale, lo spettatore potrebbe essere già troppo stanco per godersi la più grossa sorpresa che De Palma ha in serbo.

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(Tradotto dall'inglese)

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