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ROMA 2012

Centro Histórico di Kaurismäki, Costa, Erice e de Oliveira apre la sezione CinemaXXI a Roma

di 

- Il film collettivo aprirà, in prima mondiale, la sezione dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale del VII Festival di Roma (9-17 novembre 2012)

Il film collettivo Centro Histórico diretto da Aki Kaurismäki, Pedro Costa, Victor Erice e Manoel de Oliveira aprirà, in prima mondiale, la sezione CinemaXXI, il nuovo programma che il Festival Internazionale del Film di Roma (in calendario quest'anno dal 9 al 17 novembre, per la prima volta sotto la direzione di Marco Müller) dedica all’esplorazione delle nuove correnti e dei nuovi linguaggi del cinema mondiale. A guidare la giuria di CinemaXXI sarà lo scozzese Douglas Gordon, uno dei più importanti artisti visivi della sua generazione, le cui opere sono esposte, fra gli altri, al MoMA di New York e alla Tate di Londra.

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Centro Histórico è un film a quattro voci, realizzato nell’ambito dei progetti sviluppati per “Guimarães 2012 Capitale Europea della Cultura”. La prima parte, dal titolo “O Tasqueiro”, è scritta e diretta dal finlandese Aki Kaurismäki (Miracolo a Le Havre [+leggi anche:
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intervista: Aki Kaurismäki
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) e narra un giorno nella vita di un barista solitario del centro storico di Guimarães. Il secondo segmento, “Lamento da Vida Jovem”, è affidato a Pedro Costa. Il regista portoghese ripropone la figura del capoverdiano Ventura, già protagonista del suo Juventude em Marcha [+leggi anche:
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scheda film
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, nello spazio surreale di un ascensore che diventa un luogo di confronto con la memoria.

Lo spagnolo Victor Erice (Il sole della mela cotogna, premio della critica a Cannes) ha invece realizzato il segmento “Vidros Partidos”, nel quale mostra i locali della ex fabbrica di filatura e tessitura di Rio Vizela, una delle più grandi industrie tessili in Europa chiusa nel 2002, e raccoglie le testimonianze di chi ci lavorava. Infine, Manoel de Oliveira presenta l’episodio conclusivo “O Conquistador, Conquistado”. Nel suo intervento, l'ultracentenario regista portoghese racconta con ironia di una nuova “conquista”, quella del centro storico di Guimarães ad opera di un gruppo di turisti.

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