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NAMUR 2012

La Romania domina ancora una volta il palmarès del FIFF

di 

- Radu Jude, Nabil Ayouch, Manuel Von Stürler, Nolwenn Lemesle e Catherine Corsini nel palmarès del 27mo Festival del Film Francofono di Namur

Il 27mo Festival Internazionale del Film Francofono di Namur si è concluso venerdì 5 ottobre premiando ancora una volta un film rumeno. Da qualche anno, il Festival vive una vera e propria storia d'amore con il cinema rumeno. Non solo quest'ultimo arricchisce con regolarità la programmazione del FIFF, ma compare anche sempre più spesso nel palmarès.

Nel 2005, il Bayard d’oro assegnato a La morte del signor Lazarescu [+leggi anche:
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di Cristi Puiu e quello della miglior attrice a Luminta Gheorghiu, anticipano la penetrazione internazionale del cinema rumeno (e la Palma d’oro cannense per 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni [+leggi anche:
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intervista: Cristian Mungiu
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di Cristian Mungiu). Nel 2006, il Premio della giuria è attribuito al film The Paper Will Be Blue di Radu Muntean. Nel 2007, il Bayard del miglior cortometraggio va a Waves (Valuri) di Adrian Sitaru.

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Nel 2009, menzione per First of all, Felicia [+leggi anche:
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intervista: Melissa de Raaf e Razvan R…
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di Mélissa de Raaf e Razvan Radulescu. Appena due anni fa, Tuesday, After Christmas [+leggi anche:
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intervista: Radu Muntean
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di Radu Muntean si aggiudicava il primo premio, oltre al Bayard del miglior attore a Mimi Branescu. Stesso schema quest'anno, giacché il Grand Prix va a Everybody in our Family [+leggi anche:
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intervista: Radu Jude
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di Radu Jude, mentre il Bayard del miglior attore ricompensa la performance del suo protagonista, Serban Pavlu.

Plebiscito anche per Hiver Nomade, documentario del regista svizzero Manuel Von Stürler (Bayard della miglior fotografia e Premio del pubblico del miglior documentario), e per God's Horses [+leggi anche:
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intervista: Nabil Ayouch
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di Nabil Ayouch (Marocco/ Belgio/ Francia), che si aggiudica il premio speciale della giuria (per la performance eccezionale dei suoi giovani protagonisti) e il Premio della giuria junior. Il Bayard d’oro della miglior sceneggiatura va a Catherine Corsini e Benoît Graffin per Three Worlds [+leggi anche:
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e il Bayard d’oro della miglior opera prima a Des morceaux de moi di Nolwenn Lemesle.

Anche il cinema belga figura nel palmarès, con i Premi assegnati da BeTV (a Au nom du fils [+leggi anche:
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di Vincent Lannoo), ma anche con il Premio del pubblico attribuito al popolarissimo Dead Man Talking [+leggi anche:
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di Patrick Ridremont.

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(Tradotto dal francese)

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