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INDUSTRIA Europa

Studio: risultati dei film europei sui mercati non europei

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- L'Osservatorio europeo dell'audovisivo pubblica un nuovo rapporto sull'esportazione nelle sale dei film europei: si parla di recessione

Nel suo recente studio sull'esportazione nelle sale dei film europei, l’Osservatorio europeo dell'audiovisivo analizza il successo riscosso dai film europei su 10 grandi mercati non europei: Usa/Canada, Australia, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Corea del Sud, Messico, Nuova Zelanda e Venezuela. I dati sono comparati con statistiche compilate dall'Osservatorio per i 27 territori europei e registrano una flessione relativamente significativa.

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Nel 2010, 1281 film europei sono usciti in esclusiva nelle sale su almeno uno dei 27 mercati della Ue o dei 10 mercati non europei coperti dal rapporto. Più del 90% di questi film sono usciti in Europa e appena 103 di questi (l'8%) sono stati proiettati nei cinema fuori Europa.

Sui 37 (27 + 10) mercati campione, sono stati venduti più di 378 milioni di biglietti per i film europei, di cui circa 70,4 milioni fuori Europa. In altre parole, circa il 19% delle entrate dei film europei sono state generate fuori Europa. Nel 2009, i film europei avevano venduto quasi 84 milioni di biglietti sugli stessi 10 mercati non europei. Da un anno all'altro, le entrate dei film europei fuori Europa sono calate del 16%.

Globalemente, il rapporto constata che i film europei hanno generato almeno il 16% dei loro incassi ai botteghini fuori Europa nel corso dell'anno 2010.

Il rapporto esamina nel dettaglio la quota di mercato dei film europei nella Ue e nei 10 paesi fuori l'Ue studiati. L'importanza del mercato americano per i film europei è evidente: nel 2010, questo mercato ha rappresentato il 62% degli incassi lordi delle sale non europee.

Quantitativamente, il rapporto rivela che la Francia ha contato, nel 2010, il maggior numero di film usciti fuori l'Ue (150 film usciti fuori Europa, ossia il 33% dell'insieme dei film europei usciti nei 10 paesi campione studiati). Tuttavia, quanto a entrate, è il Regno Unito ad occupare il primo posto con un totale di 25 milioni di biglietti venduti nei 10 paesi, ossia il 36% delle entrate realizzate dai film europei nei 10 paesi campione nel 2010.

Se si osserva la quota di mercato dei film europei usciti nei 10 paesi campione nel 2010, i dati rivelano un contrasto netto tra la quota di entrate totali realizzate dai film europei nell'Ue (26% nel 2010) e nei 10 paesi campione fuori l'Ue, dove i film europei hanno rappresentato solo il 3% delle entrate totali generate da tutti i film usciti nelle sale.

Questo rapporto sottolinea una tendenza e ha valore di avvertimento, ma conviene non tirare conclusioni troppo affrettate, tenuto conto dell'importanza degli effetti stagionali sull'industria cinematografica. Le cifre risalgono al 2010 e le abitudini di frequentazione delle sale si sono drasticamente modificate negli ultimi due anni in Europa e nel mondo. L’Osservatorio si augura di poter pubblicare questo studio complesso ogni anno, al fine di fornire analisi e dati strutturali su un periodo più lungo e recente. Si pone anche la questione del consolidamento delle altre forme di esercizio con le entrate al botteghino — sebbene sia assente da questo rapporto e dalle intenzioni dei prossimi studi — per ottenere, alla fine, un indice di popolarità economica del cinema europeo che corrisponda alla realtà delle pratiche di consumo di film nel mondo.

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(Tradotto dal francese)

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