06/11/2012 - Dopo la prima mondiale a Toronto, esce nelle sale l'8 novembre il nuovo film di Sergio Castellitto ambientato nella Sarajevo assediata, una coproduzione italo-spagnola con Penélope Cruz ed Emile Hirsch

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intervista: Sergio Castellitto
scheda film], il nuovo film di Sergio Castellitto con Penélope Cruz ed Emile Hirsch. E di assurdo, la storia tra i due protagonisti Gemma e Diego, ha quel tanto che basta per muovere un intreccio ben congeniato, melodrammatico ma mai patetico, che rende i 132 minuti del film godibili fino all'ultimo, tra colpi di scena, conflitti interiori e devastazione della guerra. Applaudito al Festival di Toronto, dove è stato presentato in prima mondiale lo scorso settembre, il quarto lungometraggio da regista dell'attore romano, il secondo tratto da un romanzo di sua moglie Margaret Mazzantini (dopo Non ti muovere, sempre con Penélope Cruz), è un film ambizioso, sugli archetipi della vita umana: amore, morte, amicizia, maternità, guerra, rimozione.

Gemma e Diego si incontrano a Sarajevo alla vigilia dello scoppio della guerra. Lei è una studentessa italiana, lui un eccentrico fotografo. Si innamorano subito, passano una notte insieme, lei rimane incinta. Quel figlio non nascerà mai. E il desiderio di maternità diventerà per Gemma un'ossessione. Stabilitasi in Italia, la coppia tornerà nella Sarajevo assediata, cui è indissolubilmente legata e dove la aspetta la sua seconda famiglia: l'irriverente poeta bosniaco Gojko e la bellissima e ribelle ragazza musulmana Aska. Quest'ultima si proporrà a Gemma e Diego come madre surrogata. Sotto i bombardamenti, Gemma scapperà da Sarajevo col suo bambino voluto a tutti i costi. Ma Diego, il grande amore della sua vita, non la seguirà.

La vicenda è ricostruita attraverso lunghi flashback, dove ogni scena è essenziale. Gemma è oggi una donna di mezza età, con un figlio ventenne (interpretato da Pietro Castellitto). Con lui, torna a Sarajevo per assistere a una mostra in memoria delle vittime dell'assedio. Vorrebbe cogliere l'occasione per svelare la verità a suo figlio. Ma nel frattempo, sarà lei ad essere colta di sorpresa da un'altra verità, altrettanto inconfessabile. Deciderà così di tacere, su tutto. "Il mio ruolo non è proprio politically correct", ha ammesso Penélope Cruz alla presentazione del film a Roma, "Gemma è complessa e a volte autodistruttiva. Ma un personaggio non mi deve piacere per forza, devo capirlo. E lei ha un marchio di dolore, lotta per sopravvivere". Una lotta che accomuna tutti i personaggi del film: l'attore bosniaco Adnan Haskovich, che dà il volto a Gojko, lo ha definito "uno dei migliori sulla Bosnia, perché non racconta solo di vittime, ma di gente che combatte, per sopravvivere, per avere un bambino". "Lo stesso figlio di Gemma è un meraviglioso sopravvissuto", ha rimarcato Castellitto.

Venuto al mondo è una coproduzione italo-spagnola e sarà nelle sale italiane dall'8 novembre in 350 copie distribuite da Medusa. In Spagna uscirà il 18 gennaio 2013. Il film è stato già venduto in una ventina di paesi, compresi gli Stati Uniti.