Télé Gaucho: "Come conciliare idealismo e ambizione?"
- Michel Leclerc porta un vento di umorismo anarchico e l’animazione europea brilla con Ernest et Célestine e Le Voyage de Monsieur Crulic
"Fino a che punto si può rinunciare ai propri ideali senza diventare cinici?". Dopo il successo inaspettato di Le Nom des gens [+leggi anche:
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scheda film] (Settimana della Critica cannense 2010, 813 000 entrate in Francia, César 2011 della miglior sceneggiatura e della miglior attrice), Michel Leclerc torna con Télé Gaucho (titolo internazionale: Pirate TV ), lanciato oggi da UGC Distribution in 274 cinema. Apprezzato dalla critica per la sua freschezza e il suo umorismo anarchico, il film ispirato alle disavventure di un canale tv parigino a metà anni ’90 rivela il giovane Félix Moati, che divide il set con Sara Forestier, Eric Elmosnino, Maïwenn e Emmanuelle Béart.
"Mi hanno sempre affascinato i film di gruppo che raccontano la storia di tre o quattro amici nel corso di diversi anni e che mischiano politica, amore e passaggio all’età adulta", spiega il regista. "E’ innanzitutto il racconto di un uomo che si confronta con i suoi ideali, le sue ambizioni artistiche, i suoi primi amori, la paternità e con chi, all’arrivo, non è più come era alla partenza. Attraverso di lui, il film pone la questione di come conciliare idealismo e ambizione".
Tra le altre novità, la stampa si entusiasma per l’animazione europea. Rapiti dal fascino della coproduzione franco-belgo-lussemburghese Ernest et Célestine [+leggi anche:
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intervista: Benjamin Renner, Vincent P…
scheda film] del trio Benjamin Renner - Vincent Patar - Stéphane Aubier, sceneggiato da Daniel Pennac, presentato alla Quinzaine des réalisateurs e lanciato da StudioCanal in 596 sale, i critici sostengono anche il documentario d’animazione Le Voyage de Monsieur Crulic [+leggi anche:
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intervista: Anca Damian
scheda film] della rumena Anca Damian, menzione speciale l’anno scorso a Locarno.
Si segnalano inoltre il graffiante Un jour de chance [+leggi anche:
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intervista: Álex de la Iglesia
intervista: Álex de la Iglesia
scheda film] dello spagnolo Alex de la Iglesia (DistriB Films in 24 copie) e Héritage di Hiam Abbass (intervista video), scoperto ai Venice Days e lanciato da Diaphana in 54 copie. Infine, tra le coproduzioni europee, il cartellone è completato dalla commedia Mes héros [+leggi anche:
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scheda film] di Eric Besnard (con Clovis Cornillac, Josiane Balasko e Gérard Jugnot - Pathé Films in 325 cinema), da Article 23 di Jean-Pierre Delépine (distribuzione Art Cinefeel) e da tre documentari: Anna Halprin: le souffle de la danse dello svizzero Ruedi Gerber (Nour Films), Rude Boy Story di Kamir Meridja (Diversité Films) e Vers où, Israël? di Camille Clavel (Les Films de l’Atalante). Il tutto in mezzo a una valanga di 21 novità in cui brilla anche la Caméra d’Or cannense Les Bêtes du sud sauvage dell’americano Benh Zeitlin (ARP Sélection).
(Tradotto dal francese)
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