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FESTIVAL Regno Unito / Svezia

Edimburgo dedica un focus alla Svezia

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- L’Edinburgh International Film Festival si terrà tra il 19 e il 30 giugno e presenterà il cinema svedese con un classico, cinque lungometraggi e sette corti

“La Svezia è ovviamente una cultura cinematografica ricca al momento, e il nostro pubblico è molto interessato al cinema scandinavo in generale e a quello svedese in particolare”, ha commentato il direttore artistico Chris Fujiwara (in foto) dell’Edinburgh International Film Festival, che quest’anno dedica un focus al cinema svedese.

“In molti dei migliori film svedesi degli ultimi tempi, trovo interessante il desiderio di guardare in maniera chiara e critica alla società svedese, per vedere le cose senza illusioni e senza sentimentalismi, ma in maniera ampia e completa, per esaminare come forze diverse nella società lavorino insieme o si scontrino per riconoscere i problemi”.

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Per il festival, che si terrà tra il 19 e il 30 giugno, Fujiwara ha selezionato un programma composto da un classico, cinque lungometraggi e sette corti — i nuovi film sono tutti in anteprima britannica. Due di loro, Call Girl [+leggi anche:
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 di Mikael Marcimain ed il debutto di Måns MånssonHassel – Privatspanarna, parlano del primo ministro svedese Olof Palme, assassinato nel 1986.

Ispirato allo scandalo sessuale di fine anni ’70, Call Girl includeva in origine una scena nella quale un Primo Ministro, vagamente somigliante a Palme, fa sesso a pagamento con una minorenne. Per evitare la denuncia per diffamazione, i produttori hanno concordato con la famiglia Palme il taglio. Månsson segue un poliziotto in pensione che vuole ottenere la taglia da 7,5 milioni di euro sull’assassino di Palme.

Månsson sarà ad Edimburgo col suo film, con la sceneggiatrice Karin Arrhenius del dramma padre/figlia Faro di Fredrik EdfeldKarzan Kader (Bekas [+leggi anche:
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). La line-up comprende anche il documentario sperimentale di Mia Engberg Belleville Baby e il film muto musicato da un’orchestra Sir Arne’s Treasure di Mauritz Stiller (1919).

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(Tradotto dall'inglese)

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