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LOCARNO 2013

L'étrange couleur des larmes de ton corps

di 

- Il film dei registi Hélène Cattet e Bruno Forzani è costruito appositamente per essere compreso e digerito solo dopo più visioni, come se dovesse maturare lentamente nell'inconscio dello spettatore

L'étrange couleur des larmes de ton corps

Riaccese le luci in sala dopo la proiezione per la stampa, la prima cosa che mi viene in mente è una frase di Nietzsche “Chi sa di essere profondo, si sforza di esser chiaro. Chi vuole apparire profondo alla folla, si sforza di esser oscuro”.

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, per esplicita ammissione dei registi Hélène Cattet e Bruno Forzani, è caotico, destrutturato per scelta artistica e narrativa. In concorso alla 66° Festival del Film di Locarno, la pellicola franco-belga-lussemburghese ha avuto un'accoglienza assai tiepida da parte dei giornalisti accreditati, in seria difficoltà nel decifrare il messaggio degli autori, a parte l'evidente, e invadente, ricerca estetica delle immagini.

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Una donna scompare. Il marito, rinchiuso nell'edificio che ospita il suo appartamento, cerca di scoprire dove possa essere finita, e quali possano essere le ragioni della sua scomparsa. Nella sua claustrofobica investigazione si imbatte nei sui incubi e nei fantasmi che popolano il sinistro edificio art déco in cui vive. Il codice narrativo scelto dagli autori è quello del giallo, così c'immergiamo il 102 minuti di cruda violenza in cui, ovviamente, spunta anche il morto, la moglie, e un possibile assassino.

Bruno Forzani ci spiega che lo smarrimento che pervade il pubblico dopo la prima proiezione è assolutamente normale e voluto, il film è costruito appositamente per essere compreso e digerito solo dopo più visioni, come se dovesse maturare lentamente nell'inconscio dello spettatore. Hélène Cattet aggiunge infatti che l'opera può essere letta come “una profonda esperianza sensoriale paragonabile al cadere sotto l'effetto dell'ipnosi”. Secondo gli autori dunque il film è uno strumento per penetarre nell'inconscio del pubblico e per raggiungere le sue pulsioni piu profonde,  e a questo serve l'apparente struttura caotica e destrutturata dell'opera. 

Mi chiedo chi vorrà fare un percorso di psicanalisi con L'Étrange Couleur des larmes de ton corps.

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